Dichiarazione del Segretario nazionale di Rifondazione Comunista
Di fronte a una crisi economica e sociale ormai drammatica, con il Pil mondiale in caduta libera (-0.5%-1,5%, secondo le stime dell’Fmi per il 2009), è evidente che le politiche liberiste e monetariste di Maastricht sono fallite e le misure prese da molti governi, a partire da quello italiano, assomigliano sempre più a pannicelli caldi, mentre altri Paesi – dalla Germania agli stessi Stati Uniti – prendono misure ben più incisive.Bisogna ribaltare l’impianto delle politiche di Maastricht e in particolare quelle decise dalla Bce, abbandonare le politiche liberiste e puntare da un lato ad aumentare stipendi e pensioni, che impediscono la crescita dei consumi a causa della compressione salariale, varare la cassa integrazione per tutti coloro che perdono il posto di lavoro, introdurre il salario sociale per tutti i disoccupati.
Per quanto riguarda le banche, sarebbe necessario provvedere alla nazionalizzazione dei principali istituti di credito perché solo questa permetterebbe allo Stato di decidere come e dove fare investimenti per risollevare l’economia, a partire dagli interventi di riconversione ambientale.
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