giovedì 19 marzo 2009

Napoli, scontri alla Federico II

All'appuntamento sotto la facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli questa mattina, l'Onda (il movimento studentesco che oggi ha aderito allo sciopero nazionale indetto dalla Cgil) non era da sola. Ad anticiparla sui tempi, un gruppetto di ragazzi aderenti a Blocco studentesco (sigla di estrema destra), intento a svolgere attività di volantinaggio.
Quando le parti si sono incrociate è bastata una scintilla ad accendere la fiamma. Via Marina sembrava infuocata. Gli animi, già caldi per natura, sono esplosi alla richiesta dell'Onda di entrare in facoltà e metter fine alla diffusione del materiale “pubblicitario”. Ma la risposta, tempestiva e lapidaria, è stata di rifiuto.

Immediati gli scontri. Insulti, offese e via con armi da piccolo taglio. A quanto riferiscono gli studenti dell'Onda, una serie di individui con i caschi in testa e con bastoni in mano si sarebbero barricati dietro alcune transenne, allestite per l'occorrenza negli spazi antistanti la facoltà di Giurisprudenza, con lo scopo di impedire l'ingresso all'Università. Forse ci sarebbero anche alcuni feriti, ma per adesso nulla è dato per certo. La Digos fa sapere, dal canto suo, che i due gruppi si sono fronteggiati nei pressi di via Porta di Massa, dopodiché è nata una rissa ma non si registrerebbero feriti.

Sta di fatto che dopo alcuni momenti di tensione, il Rettorato dell'Università della Federico II di Napoli è stato occupato per un paio d'ore, e alcuni studenti dell'Onda hanno chiesto al rettore Guido Trombetti di intervenire e prendere posizione. Già in passato il rettore era stato messo in difficoltà dai propri studenti, allora si trattava di elezioni interne, prima autorizzate poi successivamente sospese, adesso però la posta in palio è più alta. L'accusa rivolta alle autorità accademiche è di permettere la permanenza di gruppi neofascisti (la cui esistenza sarebbe vietata dalla Costituzione italiana) nell'ateneo napoletano.

Una veloce riunione con altri professori poi finalmente il responso. Un comunicato stampa rivolto a tutti presenti che ha lasciato insoddisfatti molti, in cui Trombetti ha ribadito la visione dell'università come spazio di democrazia e di libero pensiero. “Al suo interno tutti hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni nel rispetto dei valori fondamentali sanciti nella carta costituzionale. Fenomeni di intolleranza e di squadrismo non possono e non saranno mai tollerati all’interno dell’Università di Napoli Federico II da qualunque parte provengano “. (ndr)

Sono stati considerati “assolutamente inaccettabili” dunque gli episodi di aggressione denunciati poco prima. Trombetti, nel comunicato stampa, scrive di aver “chiesto alle forze dell’ordine di accertare l’entità e la rilevanza dei fatti e di perseguire gli eventuali responsabili. Ha chiesto altresì di vigilare affinché siano garantiti e tutelati per tutti gli studenti della Federico II sicurezza e libero esercizio dei propri diritti democratici e costituzionali”.

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