domenica 22 marzo 2009

Perchè essere antifascisti oggi?

del Movimento di Giurisprudenza della Federico II di Napoli - Onda Napoletana

Tensione, repressione e movimento studentesco nell’era del berlusconismo.

Assemblea pubblica antifascista

Il giorno 6 marzo alle ore 2 di notte, una pericolosa serie di eventi si annunciava dal cuore della nostra città. Uno studente Italo etiope frequentante l’istituto orientale di Napoli, veniva brutalmente aggredito e insultato per motivi razziali.
Il giormo 14 Marzo durante la notte il centro storico di Napoli, dopo una serata di festa e musica antirazzista vissuta e animata da migliaia di giovani, diventava teatro di accoltellamenti.
Intanto qualcuno decideva in Parlamento, esclusivamente attraverso decreti, di:
- vietare cortei e manifestazioni nei ”centri storici, piazze, zone di interesse artistico ...”, praticamente ogni singola piazza ed ogni singola strada del nostro paese;
- tagliare a tappeto ed indiscriminatamente fondi alla cultura;
- chiedere ai medici di denunciare gli immigrati irregolari bisognosi di assistenza medica, nello stesso momento in cui un senzatetto di origine indiana veniva bruciato vivo in una delle tante periferie degradate delle nostre metropoli;
- attaccare la contrattazione collettiva nazionale manomettendo uno dei diritti fondamentali dei lavoratori;
- sottrarre la possibilità di autodeterminarsi nella vita e nella morte.
Il giorno 18 Marzo, nella mattinata gli studenti dell’Onda della Sapienza venivano sigillati dentro i cancelli della cittadella universitaria per impedire loro di raggiungere il corteo dei sindacati, dopo episodi di violenza pubblica sconcertanti in varie città d’Italia (Bergamo, Torino, Padova)
Il giorno 18 marzo alle ore 13 e 30, ultimo della serie di sconcertanti episodi, un manipolo di neofascisti ci ha impedito l’accesso alla facoltà di Giurisprudenza armato di caschi, spranghe e coltelli.
Come nei capitoli bui della nostra storia, che speravamo definitivamente chiusi, la tensione e la paura aiutano il governo a direzionare verso il basso e verso il “diverso” le conflittualità che teme (a causa della crisi) dirette contro di sé e la propria inadeguatezza. L’Onda ha spaventato chi in questo paese è votato alla conservazione e al regresso. Ha spaventato per il consenso, il colore, l’istanza di giustizia sociale e la decisione che ha saputo esprimere nello scorso autunno. Oggi, al manifestarsi dei primi segni di riattivazione e di mobilitazione dell’Onda, qualcuno, cinicamente, ha creduto che la strategia più opportuna per contrastarci fosse l’instaurazione di un nuovo clima di paura e di tensione a fini di repressione. Ma si sbaglia. Se l’Onda fa paura a troppi, è perché tanti hanno riconosciuto la superiore bellezza della nostra causa
Per difendere la dignità e il valore della costituzione, per rispondere con l’intelligenza e tutte le nostre idee alla paura in cui vogliono soggiogarci con la violenza, per esprimere un NO deciso alla riabilitazione e al ritorno di pratiche squadriste e criminali.
Siamo antifascisti perché crediamo che il pluralismo sia un valore.
Siamo antifascisti perché crediamo nell’eguaglianza sociale.
Siamo antifascisti perché crediamo che la solidarietà sia l’unica forza.
Siamo antifascisti, come la nostra Repubblica.
La presidenza della Facoltà ha deciso di non autorizzare l’assemblea pubblica nelle sedi universitarie intorno ai temi contenuti nel presente documento, adducendo come unica motivazione “ragioni di ordine pubblico”. Ci rammarica constatare che le stesse ragioni non hanno però impedito di autorizzare un’assemblea tenuta da un’associazione dichiaratamente neofascista.
Noi non rinunceremo ad avere uno spazio per affermare i valori della Costituzione antifascista.
Pertanto, il Movimento di Giurisprudenza e l’Onda Napoletana richiedono la sottoscrizione di questo appello e la partecipazione di studenti, docenti, lavoratori, intellettuali, soggetti sindacali, politici e associativi, all’assemblea che si terrà il giorno 24 alle 15.00 presso la Facoltà di Giurisprudenza a via porta di massa.

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione” (P. Calamandrei)

Movimento di Giurisprudenza della Federico II di Napoli
Onda Napoletana
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