21 marzo manifestazione per la presenza di Tremonti
Mentre la crisi economica si fa sentire pesantemente sul nostro territorio, a partire dalla Saint Gobain, dalla Piaggio e dal relativo indotto, e mentre misuriamo giorno dopo giorno i danni dei tagli alla scuola, all’università e al welfare locale, Pisa e Pontedera diventano il palcoscenico per una sfilata dell’élite politico-industriale del paese. La stessa élite che la crisi l’ha provocata e che ora intende scaricarne il peso sulla base della società, anche in modo autoritario. L’occasione della sfilata è «Manifutura», il Festival sull’impresa, la ricerca e l’innovazione promosso dal centro studi «Nuova economia, nuova società» fondato da Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, che si chiuderà la mattina del 21 marzo, alla Leopolda di Pisa, alla presenza del ministro Giulio Tremonti.
Noi, studenti, precari, lavoratori, insegnanti, genitori, migranti che la crisi la paghiamo ogni giorno, e sempre più la pagheremo, con la perdita di qualità del nostro studio e della nostra ricerca, col mancato rinnovo dei contratti di lavoro, con la cassa integrazione e coi licenziamenti, con la diminuzione dei servizi, con la perdita generalizzata del potere d’acquisto, intendiamo far sentire forte la nostra voce di dissenso alla conclusione di «Manifutura» e in particolare al ministro Tremonti, più di altri simbolo della crisi e della fallimentare gestione che ne fa il governo della destra, a colpi di tagli alla spesa pubblica, attacchi ai diritti dei lavoratori, regalie alle imprese e alle banche, operazioni spot come la social card.
Noi movimenti contro la crisi siamo radicalmente alternativi alla filosofia della destra che vuole «socializzare le perdite e privatizzare i profitti», mercificando e svendendo beni comuni come la conoscenza, l’ambiente, le risorse naturali. Per noi, dalla crisi si esce solo con un nuovo welfare universale, con un forte aumento dei salari, con il superamento della precarietà del lavoro e con una ripresa degli investimenti in conoscenza, nel quadro di un modello di società centrato sui diritti, sulla cooperazione, sulla riappropriazione del processo produttivo e dei consumi, sui servizi alle persone.
In un momento storico molto delicato in cui, invece di ascoltare il disagio e il dissenso, si attacca il diritto di sciopero, si limitano gli spazi di manifestazione, si monta l’allarme sicurezza contro i concittadini migranti, si indica nella triade «Dio, patria, famiglia» la risposta alla mancanza di futuro, la nostra risposta è una sola: chiamare tutta la cittadinanza a manifestare democraticamente contro la crisi e contro la sua gestione autoritaria, dando vita la mattina di sabato 21 marzo a un corteo vasto e plurale che attraversi Pisa, da Piazza Sant’Antonio a Piazza Guerrazzi, dove porteremo tutti al ministro Tremonti la nostra diversa idea di società e di democrazia.
Concentramento in piazza Sant’Antonio, alle ore 9.00
Aderiscono: Università 2.0, Sinistra per…, Comitato genitori insegnanti per la difesa della scuola pubblica, Laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa, Spazio Antagonista Newroz, Partito della Rifondazione Comunista Pisa, Sinistra Critica Pisa, Confederazione Cobas Pisa
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