venerdì 27 marzo 2009

I Padroni sono in crisi?...ci pensa Bertinotti

Cari compagni
Abbiamo notato da questo manifesto che Fausto Bertinotti e Aldo Bonomi lavorano ad un progetto.
Ma chi è questo Aldo Bonomi con cui Bertinotti fa comunella con l’intento di portarci fuori dalla crisi capitalistica?
Bonomi è conosciuto da tutti coloro che si sono occupati dello stragismo in Italia come uomo legato ai vari fenomeni terroristici di destra e di "sinistra" e alla strategia della tensione messa in essere dalla P2 e dai servizi segreti italiani, americani, della Nato e israeliani. Il Bonomi è colui che diede il passaporto, nel 1970, per farlo espatriare, al finto anarchico Gianfranco Bertoli, l'uomo venuto da Israele nel 1973 per compiere la strage alla Questura di Milano in via Fatebenefratelli. Bertoli era un confidente del Sifar e camerata degli ordinovisti veneti.
Su Aldo Bonomi esiste una ricca documentazione prodotta in buona parte dalle inchieste del giudice Salvini sulla strage di piazza Fontana, dal giudice Lombardi sulla strage alla Questura di Milano e da una serie di libri che si occupano del fenomeno eversivo nelle sue varie forme:
Sovranità limitata - Storia dell'eversione atlantica in Italia - di Antonio e Gianni Cipriani - Edizioni Associate
Lo Stato invisibile - Storia dello spionaggio in Italia dal dopoguerra a oggi - di Gianni Cipriani - Sperling & Kupfer EditoriI servizi segreti in Italia - dal fascismo alla seconda repubblica - di Giuseppe De Lutiis - Editori Riuniti
Il partito del golpe - Le strategie della tensione e del terrore dal primo centrosinistra organico al sequestro Moro - di Gianni Flamini - Italo Bovolenta editore.
Che cosa sono le BR – Le radici, la nascita, la storia, il presente: Chi erano veramente i brigatisti e perché continuano a uccidere. Una nuova testimonianza del fondatore delle Brigate rosse. Di Giovanni Fasanella e Alberto Franceschini – BUR (Biblioteca Universale Rizzoli)Attenzione compagni ai cavalli di Troia...
Andrea Montella
ALDO BONOMI
UN REAZIONARIO A TEMPO PIENO

Sono almeno vent'anni che il grande capitale finanziario ha messo in atto una pressante operazione culturale con lo scopo di smantellare il pensiero e la critica marxista: si è servito della sua ragnatela massonica e dei filosofi pensiero-debolisti, dei maître à penser soggettivisti operaisti; il tentativo è stato sostenuto dai loro organi di stampa, dalle loro riviste, dal pseudo-riformismo. Il sistema mediatico dei poteri forti ha teso a introdurre nelle classi più deboli filosofie e modelli di pensiero conservatori e reazionari come quelli di Nietzsche, Heidegger, Schmitt, Junger.
Questo pensiero della destra radicale nazional-rivoluzionaria, che bene si estrinseca nella rivista di geofilosofia neocomunitaria Tellus, dove il Bonomi scrive, ha lo scopo di eliminare ogni analisi di tipo economico e identità di classe e diffondere concetti indistinti come moltitudine, folla, comunità di destino per portare larghi strati di popolazione a comportamenti nichilisti-individualisti funzionali allo sviluppo di un progetto che vede l'utilizzo dell'irrazionalità nella politica come elemento portante delle nuove dinamiche consenso/dissenso, tutte interne alle varie ipotesi che il sistema capitalistico è in grado di offrire.
E queste ipotesi sono molteplici: dall'anarchia alle varie ipotesi fasciste, al nazismo, al leghismo, al riformismo senza riforme. Ma lo scopo sul lungo periodo è quello di costruire, in sintonia con l'acuirsi delle contraddizioni tra Europa, Usa e Asia, le condizioni culturali e psicologiche per l'accettazione da parte degli strati sociali subalterni della necessità della guerra. Il capitalismo sta ridefinendo le proprie gerarchie e la guerra accentuerà questo processo, ma il suo potere distruttivo creerà le basi della ricostruzione che allontanerà la crisi del sistema.
Al capitalismo imperialista per realizzare i suoi scopi serve un tipo di umanità infantile, privata di unità interiore, di volontà e fermezza, incapace di progettare un vero cambiamento in quanto preoccupata al soddisfacimento dei suoi bisogni primari.
In ogni realtà nascono movimenti che non pongono la questione di fondo: è riformabile il sistema capitalistico? Il modello sociale esistente che mercifica gli uomini è sostituibile? E con cosa? Oggi più si vede che il sistema capitalistico fa schifo e meno si parla di comunismo, non vi sembra strano? Addirittura non si trovano più case editrici che parlano di questi argomenti, Marx è bandito, mentre fioriscono e vengono rimessi in circolazione pensatori della destra radicale con lo scopo di costruire quell'humus culturale e quel senso comune nazionalistico, funzionale ai bisogni dei vari imperialismi.
Per fare la guerra ci vuole una cultura adeguata.
Un esempio concreto di come il pensiero reazionario possa penetrare, ben mimetizzato dalle tecniche linguistiche della moderna propaganda, nelle menti di persone che mai avrebbero aderito a tali idee, è significativo come Jack Kerouac presentò, ad un incontro, una specie di programma politico culturale della Beat Generation. In esso si parlava della "volontà che unisce i nostri gruppi e che ci fa comprendere che gli uomini e le donne devono apprendere il sentimento comunitario al fine di difendersi contro lo spirito di classe, la lotta delle classi, l'odio di classe! E si concludeva con l'auspicio "Noi andiamo a vivere presto in comune la nostra vita e la nostra rivoluzione! Una vita comunitaria per la pace, per la prosperità spirituale, per il socialismo".
Il pubblico composto da "alternativi" di sinistra ne fu entusiasta ma si raggelò subito apprendendo di aver applaudito un discorso pronunciato da Adolf Hitler al Reichstag nel 1937.
In Germania, durante la Repubblica di Weimar giravano per Berlino degli individui che potremmo definire indiani metropolitani, il viso dipinto e il capo coperto di piume, sembravano dei pellerossa, progenitori dei moderni hippies e dei punk. Si chiamavano Wandervögel (Uccelli Migratori): cultori della natura, sodomiti, violenti e crudeli come moderni pirati. Questi colorati personaggi, toltosi l'orecchino, le penne e i colori sulla faccia, riapparvero inquadrati con lucidi stivali e camicia bruna nei battaglioni delle SA, le famigerate Sturmabteilung. E quando gli chiedevano come mai avessero aderito al movimento politico guidato da Hitler, rispondevano: "Ma è uno di noi".
Ma uno dei moderni teorici di queste ideologie reazionarie che gravitano all'interno e attorno al mondo di Aldo Bonomi è l'antropologo americano Peter Lamborn Wilson che usa lo pseudonimo di Hakim Bey, autore del libro edito dalla Shake T.A.Z., Temporary Autonomous Zone (Zone temporaneamente Autonome), costui è il padre spirituale dei Black Bloc, cultore della pirateria e del protofascista Gabriele D'Annunzio, tanto da considerare nei suoi scritti l'impresa di Fiume, come la prima "okkupazione" punk e rap di una città.
Questa cultura oggi contamina sia i Centri sociali legati a personaggi che avevano come punto di riferimento l'Autonomia, il Manifesto e la rivista Derive e Approdi che si definiscono di sinistra, sino ad ambienti politici di destra legati all'ambito culturale della rivista Orion, infine trovandosi in sintonia con le posizioni enunciate da Marco Tarchi di Diorama Letterario.
In un mondo globalizzato con confini molto deboli anche i confini dei valori tendono a sparire; un operatore di questa dissoluzione è il nostro Aldo Bonomi di cui tracciamo un'interessante scheda biografica non autorizzata.
Aldo Bonomi nasce a Grosio in provincia di Sondrio (Valtellina) il 12 novembre 1950. Il padre è stato sindaco per la Democrazia cristiana a Tresivio.
Alla fine degli anni Sessanta Bonomi inizia a prendere contatto con i circoli anarchici della Valtellina.
Contemporaneamente però è assiduo frequentatore di un bar di Sondrio, il "Bubu", covo di elementi locali dell'estrema destra e assolutamente off-limits per tutti i militanti di sinistra (pena sprangate).
Il nostro si iscrive alla facoltà di Sociologia dell'Università di Trento. Nella primavera del 1970, con altri studenti, sequestra un sindacalista della Cisnal che viene costretto a sfilare con un cartello di denuncia per le vie della città. I responsabili dell'episodio vengono processati, ma il collegio di avvocati che difende i giovani di sinistra rifiuta di assistere Bonomi, giudicando equivoca la sua posizione politica (viene nominato un difensore d'ufficio).
Sempre nel 1970 Bonomi inizia a frequentare Milano, facendo qualche sporadica apparizione anche nel circolo anarchico "Ponte della Ghisolfa". È qui, ufficialmente, che entra in contatto con il sedicente anarchico Gianfranco Bertoli, ricercato per una rapina a mano armata compiuta a Padova. In seguito all'inchiesta sulla strage alla Questura di Milano, in via Fatebenefratelli, condotta dal giudice Lombardi, Bertoli è all'epoca individuato come un agente dei Servizi che ha appena operato in stretto contatto con ambienti neofascisti a Padova, con uomini del progetto Rosa dei Venti in Alto Adige e con i terroristi del MAR (Movimento di Azione Rivoluzionaria) di Carlo Fumagalli, attivo proprio in Valtellina.
Alla fine del 1970 Aldo Bonomi con Umberto Del Grande organizza l'espatrio e la fuga del ricercato Grianfranco Bertoli, fornendogli il passaporto precedentemente sottratto a Massimo Magri, un militante del Partito Comunista Marxista Leninista d'Italia.
Per il passaggio della frontiera Bonomi si incarica di ospitare Bertoli in una sua baita sopra Tresivio e lo affida poi ai contrabbandieri per il superamento del confine. La fuga di Bertoli e il ruolo di Bonomi sono precisamente ricostruiti dalla sentenza del marzo 1980 pronunciata dal giudice Antonio Lombardi. Bertoli tornerà in Italia, dopo un breve giro in Svizzera e Francia e una lunga permanenza in Israele nel 1973, giusto alla vigilia della strage della Questura di Milano.
Bonomi intensifica la sua attività, prende contatti con i gruppi legati a Giangiacomo Feltrinelli e inizia a collaborare con le Brigate Rosse: sua è l'inchiesta interna sull'infiltrato Marco Pisetta. Le BR dimostrano peraltro fiducia relativa nel Bonomi, al quale, dopo il 1973, viene contestata anche la collaborazione offerta a Bertoli: Bonomi si giustifica citando la "solidarietà anarchica" e intensifica il suo rapporto con l'organizzazione.
Bonomi si presenta come uomo delle BR, anche agli estremisti tedeschi con cui entra in contatto viaggiando in Germania. Tuttavia persiste il sospetto di suoi rapporti con formazioni di altro segno. Nel 1974 è presente ad un raduno di estrema destra (con il MAR di Fumagalli, Edgardo Sogno e altri "patrioti") svoltosi a Grosotto in Valtellina; scatta anche alcune foto che passa alle BR, così come realizza un'inchiesta sul "SID parallelo", forte della sua conoscenza di Bertoli e compagnia. I risultati di queste inchieste fornite ai "compagni terroristi" non dissipano i dubbi sulla sua figura, rafforzati da due indagini interne compiute su Bonomi da Lotta Continua e dal Partito Comunista Marxista Leninista. La documentazione fornita da Bonomi e quella su Bonomi verranno trovate nel fascicolo "Bertoli" nel covo delle Brigate Rosse di Robbiano di Mediglia.
Nel 1975 Aldo Bonomi viene arrestato come appartenente alle Brigate Rosse, nell'ambito dell'inchiesta condotta dai magistrati torinesi Caselli e Caccia sui rapporti tra le Brigate Rosse e la rivista Controinformazione, su cui Bonomi scrive. Dopo alcuni mesi Bonomi viene scarcerato in attesa del processo (sarà nel 1982); è assistito da due avvocati che sono anche noti esponenti della destra democristiana valtellinese: il parlamentare Tarabini e l'ex-sindaco di Sondrio Venosta. Arrestato, rinviato a giudizio, Bonomi sembra ormai "bruciato", anche perché le stesse BR negano la sua appartenenza all'organizzazione, ritenendolo solo un "collaboratore", tra l'altro sospettato di fare il doppio gioco.
Bonomi continua però a scrivere su Controinformazione, dove è diventato il custode della linea politica della rivista, dopo aver messo in minoranza il direttore Antonio Bellavita. Intensifica in questo periodo i contatti con la nascente area dell'Autonomia, specialmente con il nucleo di Padova egemonizzato da Toni Negri, noto per i suoi rapporti negli anni Sessanta con la Fondazione Rockfeller, ex cattolico di destra passato al PSI grazie a Corrado Simioni uomo legato alla CIA, leader di Potere Operaio e di Autonomia. Nel 1981 Negri viene messo nel carcere di Palmi e lì incontra Franceschini e altri brigatisti; durante una discussione lo accusa di "ottuso vetero comunismo" e successivamente afferma che l'unico che aveva capito tutto era Horst Mahler della Rote Armee Fraktion. Oggi Mahler è l'avvocato di riferimento dei nazisti tedeschi, e collabora con l'area della rivista autonoma Rosso. Recupera anche i rapporti con i vertici di Lotta Continua.
Tra la fine del 1977 e l'inizio del 1978, poco prima del sequestro Moro, arriva in Italia sotto falsa identità un agente straniero, Volker Weingraber, nome di battaglia "Michael Goldman" che era in stretti rapporti con un funzionario del SISMI. L'agente segreto si stabilì a Milano, città dove in seguito avvennero, durante il sequesto Moro, i contatti fra BR e la Rote Armee Fraktion. Ritenuto da tutti un compagno fidato, Weingraber aveva ricevuto l'ordine di infiltrare le BR e i gruppi dell'ultra sinistra italiana. Difatti abiterà nell'appartamento di Aldo Bonomi, si trasferirà poi nella casa di due militanti di Autonomia Operaia, Alberto e Franca Zuliani, in via Solari, nello stesso palazzo del giornalista Walter Tobagi.
Nel 1980 realizza anche la rivista Strategie con Primo Moroni (riferimento milanese dell'area vicina ad Autonomia e fondatore della libreria Calusca) e Augusto Zuliani (personaggio di secondo piano, sospettato peraltro di collaborazione con Servizi segreti stranieri), Zuliani è stato collaboratore del mensile della Fiom CGIL "Il Metallurgico" sino ai primi anni Novanta, oggi scrive sulla rivista nazionalcomunitarista Orion e sulla Padania, il giornale della Lega di Bossi e ha scritto il più lungo e preciso necrologio di Primo Moroni sempre su Orion la già citata rivista neocomunitarista, variante linguistica del nazionalsocialismo.
Bonomi coltiva anche i suoi rapporti internazionali: sul finire degli anni Settanta viaggia ancora in Germania e soggiorna per un lungo periodo in Francia, dove è riparato nel timore di un suo coinvolgimento nelle inchieste giudiziarie sull'Autonomia che hanno portato agli arresti del 7 aprile e del 23 dicembre 1979.
Rientra comunque per la conclusione del processo "Controinformazione-Brigate Rosse" che lo vede imputato a piede libero. La sentenza del Tribunale di Torino lo vede condannato a quattro anni, ma Bonomi, grazie ai benefici di legge e alla libertà vigilata, non torna in carcere.
Nel 1982 e nel 1983 Bonomi dirige un corso residenziale a Botticino Sera, in provincia di Brescia, per la formazione di esperti di una nuova figura professionale: l'agente per lo sviluppo del territorio. Il corso è realizzato sotto l'egida dell'ENAIP (l'ente delle ACLI che si occupa della Formazione professionale) e con i contributi finanziari del Fondo Sociale Europeo (FSE). Bonomi è infatti utilizzato anche dalla CEE come consulente per tematiche legate all'organizzazione del lavoro e ai modelli sociali.
Terminato il corso, Bonomi fonda con alcuni dei neodiplomati (tutti laureati, prevalentemente ingegneri, architetti e agrari) l'Associazione degli Agenti per lo Sviluppo del Territorio (AASTER). L'Associazione si occupa di promuovere la nuova figura professionale e di procurare lavori. I contatti sono prevalentemente quelli di Bonomi (che continua le sue collaborazioni con la CEE). Le prime commesse di lavoro sono con Lombardia Risorse - presieduta dal plurinquisito architetto craxiano Silvano Larini e legata alla dirigenza PSI - per valutazioni di impatto ambientale, con il giro degli urbanisti socialisti che operano nel Piano Intercomunale Milanese (PIM) e con la Provincia di Como (guidata allora dall'ala andreottiana della DC) per un'indagine sulla microimprenditoria nell'Alto Lario.
Con AASTER collaborano alcuni personaggi già noti per essere stati coinvolti nelle inchieste giudiziarie sull'Autonomia quali: Sergio Bologna (che romperà con Bonomi) e soprattutto Franco Tommei (più volte condannato dai tribunali). Intorno al gruppo, senza ruoli precisi, gravita anche Augusto Zuliani.
Nel 1985 Bonomi realizza un altro corso finanziato dal FSE questa volta per esperti in banche dati e sistemi informativi; il corso è realizzato per la Expert, presieduta da Umberto Giovine, buddista, paracadutista, socialista legato a De Michelis e in buoni rapporti con Claudio Martelli (è stato anche segretario politico delle LIF, il movimento federalista che si riconosce nelle posizioni del defunto ideologo leghista Gianfranco Miglio, già uomo di Cefis), collaboratore di Orion, negli anni Novanta partecipa ad un seminario, promosso dalla rivista Relazioni Internazionali, al Circolo della Stampa di Milano con Primo Moroni, Augusto Zuliani, Maurizio Murelli di Orion, Enrico Galmozzi ex Prima linea passato anche lui a Orion. Oggi Giovine milita in Forza Italia ed è responsabile del settore aerospaziale. È anche curatore di Convivio Spirituale Parlamentare che si tiene nella sacrestia di Palazzo Valdina accanto a San Gregorio Nazianzeno, vicino a Montecitorio, dove va a pregare Giulio Andreotti. Tra i partecipanti, consapevoli e inconsapevoli, a questo rito di ecumenismo massonico: Enrico La Loggia (FI), Gustavo Selva (An) e P2, Giovanni Bianchi (Ppi), Paolo Lucchese (Ccd), Valdo Spini, (Ds), Lino De Benedetti (Verdi), Furio Colombo (Ds), Maria Burani Procaccini (FI), Adria Bartolich (Ds).
Il Convivio è l'equivalente italiano del Prayer Breakfast in uso presso il congresso degli Stati Uniti e diversi parlamenti europei. Il National Prayer Breakfast è nato nel 1952 dall'iniziativa del massone e presidente USA Dwight Eisenhower e si ispira all'ecumenismo massonico che utilizza il sincretismo per egemonizzare sia le religioni che la politica. Infatti vi partecipano le quattro religioni presenti in Parlamento.
Nel 1988 viene realizzato un altro corso per agenti per lo sviluppo del territorio, in collaborazione anche con il Politecnico di Milano e con i soliti fondi CEE. Nel frattempo Bonomi continua la sua collaborazione con la CEE e ne intraprende anche con il Censis di De Rita e con l'Enea (l'entratura è Walter Ganapini).
I contributi della Comunità Europea permettono ad AASTER, che nel frattempo ha assunto una vera veste societaria, di realizzare alcuni progetti di formazione in Sicilia e di collaborare a progetti di sviluppo delle aree mediterranee soprattutto in Spagna.
Con l'emergere del fenomeno Lega e dei discorsi federalisti, Bonomi sposta la sua attenzione sociologica agli studi sul localismo e l'organizzazione delle piccole comunità. Negli ultimi tempi riconverte i suoi interessi sull'organizzazione del lavoro, diventando un teorico del postfordismo, argomento sul quale grande spazio gli ha dato il quotidiano "il Manifesto".
Attualmente Bonomi, oltre a curare e dirigere le attività di AASTER, figura tra i collaboratori del Centro Pio Manzù, (che ha tra i membri del comitato scientifico Henry Kissinger e Edward N. Luttwak) di Verucchio, è nel comitato scientifico della rivista di geopolitica Limes, lo troviamo tra i membri del Gruppo di Lisbona in compagnia di Ken Prewitt senior Vice President della Rockefeller Foundation (Bonomi e Negri hanno una predilezione per questa fondazione), è tra gli autori delle provocazioni culturali del gruppo che si identifica nella sigla Luther Blissett e collabora con la rivista "Derive e approdi"; oltre alla collaborazione con la rivista di estrema destra "Tellus" il nostro trova largo spazio dal 1997 sul Corriere della Sera dove scrive anche Carlo Formenti (ex Autonomia) che non perde occasione per propagandare le pubblicazioni del suo amico. Come del resto fa Paolo Mieli (ex Potere Operaio) nei confronti di Toni Negri, che pubblica per Rizzoli i suoi "lavori".
Bonomi poi lo troviamo in ottimi rapporti con Marco Revelli: i due scrivono e dibattono sul settimanale Vita di area ciellina. Ha ottime entrature a Radio Popolare grazie a Bruna Miorelli e Tiziana Ricci. Largo spazio gli fornisce anche la rivista Carta.
Il Bonomi ha buoni rapporti con i Rotary, organizzazione paramassonica studiata da Gramsci come uno dei più importanti strumenti per la diffusione dell'ideologia capitalistica e per creare quella rete di controllo del territorio fondamentale per il dominio imperialista, infatti è stato relatore ad un incontro tenutosi nelle Marche esattamente a Civitanova Marche il 13 settembre 2002 al Teatro Cecchetti.
Bonomi è nel comitato scientifico della rivista Mille Piani, è direttore della rivista Iter, collabora con Evenement European; inoltre è riuscito, grazie alla scarsa memoria di molti compagni, a lavorare per la CGIL di Milano e della Lombardia, ma è ben introdotto anche nella CISL, grazie agli storici legami con Sandro Antoniazzi che ospita AASTER nella sede sindacale di via Tadino, quando il Bonomi non era ancora affermato nella nuova veste di ricercatore sociale; ma quello che inquieta è che settori del credito in particolare quelli legati a Mediobanca come Unicredito gli abbiano commissionato dei lavori.
Sorge spontanea una domanda: quali garanzie ha dato il Bonomi ai padroni del credito?
Per farla breve: un personaggio con un simile curriculum vi sembra di sinistra? Non sono un po' sospetti anche coloro che gli danno tanto spazio mediatico?
Bibliografia
L'Avanti del 31 maggio 1975 - Chi è il personaggio che fece fuggire Bertoli - di Piero V. Scorti - e - Bertoli entrò nel "Sid parallelo" - di Marcella Andreoli
La Stampa del 17 febbraio 1982 - Bellavita è condannato a 9 anni a 6 i brigatisti Paroli e Lintrami.
DOVE CORRONO I POPOLARI - MITI E MOTI, SOGNI E BISOGNI, PROTESTE E PROPOSTE - a cura di Lino Duilio - LA COMPAGNIA DELLA STAMPA
Il ponte della Lombardia - La ricca esperienza del Consorzio A.Aster - di Vittorio Moioli
L'ESPRESSO del 21 marzo 2002 - IL SAGGIO - Pro-global sul campo - di Giuseppe Berta
Il partito del golpe di Gianni Flamini - Italo Bovolenta editore
Sovranità limitata di Antonio e Gianni Cipriani - Edizioni Associate
Lo Stato invisibile - Storia dello spionaggio in Italia dal dopoguerra a oggi - Gianni Cipriani - Sperling & Kupfer Editori
Convergenze parallele - Le Brigate rosse, i servizi segreti e il delitto Moro - Sergio Flamigni - KAOS EDIZIONI
Mara Renato e Ia Storia dei fondatori delle BR di Alberto Franceschini - Oscar Mondadori
IL SISTEMA OCCULTO - la fuga dalla ragione nella politica e nella società del XX secolo - James Webb - Sugarco Edizioni
Horst Mahler: "Germania ai tedeschi" - Il Manifesto 3 maggio 2001 di G.A. da Berlino
Corriere della Sera del 9 luglio 1981 - Giornale di Autonomia pubblicò il dossier CIA mandato da Gelli - di Sandro Acciari
www.intermarx.com/ossto/archivio.html - Quando il fascismo si colora di rosso - Archivio Antifascista Venezia
LA CONTRADDIZIONE - bimestrale di marxismo n. 70, 74 , 75, 76, 78 - Destra sinistra - tra patti neocorporativi, ceto medio e metaterritorio - Alle radici del corporativismo - patto sociale, patto territoriale e "cartismo" corporativo fascista - Comunitarismo e postoperaismo - per una critica di diritto e reddito di cittadinanza -Immaterialità del cybercomunitarismo - passato e presente del soggettivismo operaio e post operaio - immaterialismo storico - a proposito di neosoggettivismo postoperaista - Roberto Di Fede
TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI MILANO - UFFICIO ISTRUZIONE - SEZIONE DECIMA - R.G.G.I. 2322/73 Stralcio + 2762/73 F + 1650/74 F R.G.P.M. 6703/73 www.diorama.it/rast-marin.html
ORION aprile 1998 n. 163www.labibliotecadibabele.it/riviste.htm www.labibliotecadibabele.it/antaagonista.htm www.libroelibri.com/barbarossa.htm
LaPADANIA pagina 11 -martedi 5 settembre 2000 - Libri-plagio a scuola: la faziosità a sinistra. firmato Augusto Zuliani

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