Questa mattina gli studenti e le studentesse dell'Onda Anomala sono tornati ad attraversare le città che hanno fatto da teatro alla mobilitazione di quest'autunno contro la riforma Gelmini. A Bologna e a Napoli l'Onda ha messo in pratica 2 occupazioni: la prima nella riappropriazione di uno spazio, la seconda nella denuncia di una sfaccettatura dell'università dell'oggi.L'Onda bolognese ha occupato uno spazio di proprietà dell'Alma Mater Studiorum, dando vita al Bartleby, "spazio occupato nasce dal movimento dell'Onda, ne condivide il linguaggio e le pratiche ed è il desiderio di riportare, ampliare e far vivere le progettualità e i laboratori di produzione autonoma di saperi, i seminari di autoformazione e la rivendicazione di reddito, in ambito metropolitano".
L'Onda napoletana ha invece occupato, per circa 2 ore, gli uffici stage e tirocini dell'università Orientale, affiggendo lo striscione "Tirocinio non pagato... allenamento al precariato. Reddito per tutti/e. Contro il G14 sul welfare del 28 marzo a Roma". Azione questa che ha voluto denunciare l'inaccettabile realtà degli stage e dei tirocini nelle università italiane, lavoro non pagato, terreno già precarizzante per studenti e studentesse.
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