L'esercito USA ha lasciato trapelare uno dei segreti peggio mantenuti al mondo: che Israele ha la bomba atomica.
Ufficialmente gli Stati Uniti hanno una politica di “ambiguità” in materia di capacità nucleare di Israele. In sostanza, gli USA giocano un ruolo per cui non riconoscono né negano che Israele sia una potenza nucleare.
Ma uno studio condotto lo scorso anno dal Dipartimento della Difesa offre quella che può essere considerata la prima volta in cui in un rapporto non riservato si afferma che Israele è una potenza nucleare. A pagina 37 del rapporto del Comando delle Forze Unite degli USA, l'Esercito annovera Israele fra il «crescente arco di potenze nucleari che va da Israele a ovest a un Iran che ci si sta affacciando, al Pakistan, all'India, e alla Cina, alla Corea del Nord, e alla Russia ad est.»
Questo unico riferimento è molto più di ciò che gli Stati Uniti di norma avrebbero ammesso pubblicamente su Israele, anche se il mondo sa che Israele è una potenza nucleare già da anni prima che l'ex tecnico nucleare Mordechai Vanunu facesse conoscere pubblicamente i fatti sul programma di armamenti nel 1986.
Diversi anni dopo, il reporter investigativo Seymour Hersh pubblicò “L'Opzione Sansone”, in cui esponeva nel dettaglio la strategia di Israele di massiccia ritorsione nucleare contro gli Stati arabi, qualora avesse sentito minacciata la sua stessa esistenza. L'arsenale nucleare di Israele è stimato in un numero che va dalle 200 alle 400 testate.
Israele tuttavia ha sempre rifiutato di confermare o negare la propria capacità nucleare, e gli Stati Uniti gli stanno appresso nella farsa.
Recentemente, il 9 febbraio, il Presidente Barack Obama ha eluso la questione quando Helen Thomas, corrispondente dalla Casa Bianca, gli ha esplicitamente domandato se sapeva se e quali paesi in Medio Oriente dispongono di armi nucleari. Mantenere i paraocchi è necessario sul piano politico, al fine di evitare una politica di scontro con Israele.
Per legge gli Stati Uniti avrebbero dovuto cessare la fornitura di miliardi di dollari in aiuti esteri ad Israele se si fosse appurato che il paese aveva un programma di armamenti nucleari. Questo perché il cosiddetto emendamento Symington, approvato nel 1976, bandisce l'assistenza a paesi che sviluppano tecnologia per la proliferazione di armi nucleari.
Data la lunga storia della cecità selettiva degli USA quando si tratta di armi nucleari di Israele, è improbabile che il rapporto dell'Ambiente Operativo Comune del 2008 elaborato dall'Esercito possa avere più valore di una piccola gaffe.
Il quotidiano israeliano «Haaretz», in un articolo dell'8 marzo su tale rapporto, ha osservato: «È praticamente inedito che un alto comandante militare, ancora in carica, faccia riferimento allo status nucleare di Israele. Nel dicembre del 2006, in occasione della seduta di ratifica della sua nomina a Segretario della Difesa, Robert Gates indicò Israele come una delle potenze con armi nucleari dalle quali l'Iran ritiene di essere circondato. Ma una volta in carica, Gates ha rifiutato di ripetere questa allusione ad Israele, sottolineando che quando la utilizzò era solo “un privato cittadino”.»
Traduzione di Manlio Caciopo
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