Non si ferma la mobilitazione contro la riforma Precresse in Francia. Ieri altra giornata di mobilitazione. Nella mattinata i docenti universitari hanno occupato e bloccato la sede del Cnrs (Consiglio nazionale della ricerca scientifica), impedendo la riunione della direzione. Nel pomeriggio 150 ricercatori hanno occupato simbolicamente la Sorbona come forma di protesta contro il provvedimento governativo che porta la firma del ministro Valerie Precresse ma anche in opposizione alla militarizzazione dell'università parigina, con i poliziotti che stazionano stabilmente dinnanzi agli ingressi e fanno da filtro. Polizia che, tra l'altro, ha caricato gli studenti e le studentesse che manifestavano a sostegno dell'occupazione. Sempre ieri, a Brest, gli studenti hanno costretto alla sospensione il convegno annuale dei presidi di facoltà con la loro irruzione in sala.
L'agitazione nelle università francesi dura da 8 settimane, e deve essere posta in un contesto di scontento diffuso, di molteplici focolai di lotta accesi, ringalluzziti dall'ultimo straordinario sciopero generale che ha avuto la capacità di portare 3 milioni di persone in piazza, in un piano di esteso appoggio alle mobilitazioni contro la crisi.
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