giovedì 26 marzo 2009

Prc-Pdci, sabato si chiude su liste e simbolo comune

di Matteo Bartocci
«Socialismo 2000» verso il sì alla lista rossa. Diliberto insiste sulla candidatura dei segretari
Ultimo giro di tavolo attorno alla falce e martello. Entro sabato gli «sherpa» di Prc e Pdci avranno ultimato l'accordo sul simbolo comune per la lista alle europee e ciascun partito, nel fine settimana, si esprimerà ufficialmente su logo e liste per Strasburgo. Anche le quote per le candidature sembrano ormai fatte, 60-40 a favore del Prc.
A un filo dal traguardo la lista rossa perde qualche pezzo. Dopo la rottura di giovedì scorso, infatti, Sinistra critica ha abbandonato forse definitivamente il tavolo della trattativa e lavora, in extremis, a una candidatura in proprio anche se non sarà facile raccogliere le firme preventive previste dalla legge. «Rifondazione sa che la nostra disponibilità c'era tutta - spiega Salvatore Cannavò - ma il nostro mandato era per discutere una lista con alcuni elementi di discontinuità rispetto al passato: innanzitutto una simbologia rinnovata, e nella proposta che abbiamo visto non lo è, e poi una lista senza i segretari. Non può essere la lista degli ex ministri del centrosinistra Ferrero, Diliberto e Salvi».
Di questa terna, ad oggi, chi ha fatto sapere in lungo e in largo che non vuole essere candidato è Paolo Ferrero. Mentre il segretario del Pdci Oliviero Diliberto insiste da settimana sui leader capilista per raccogliere voti utili a superare il quorum del 4%. Su questo la trattativa è ancora in stallo. La direzione del Prc potrebbe proporre al leader dei comunisti italiani una candidatura di bandiera in una sola circoscrizione ma è da vedere se il Pdci l'accetterà. Con «Socialismo 2000» invece - l'associazione ex Ds coordinata da Salvi - le trattative paiono a buon punto e stando alle bozze potrebbe anche avere un riferimento grafico nel simbolo accanto a quelli di Prc e Pdci. Ferrero, in ogni caso, assicura che tutti gli eletti andranno nel gruppo parlamentare del Gue, «anche nel caso di un accordo con Salvi e i socialisti». Tra le candidature date per sicure dal Pdci oltre a Diliberto ci sono l'astrofisica Margherita Hack e Gianni Pagliarini. Mentre Rifondazione conferma la ricandidatura degli eurodeputati uscenti Vittorio Agnoletto e Giusto Catania. Colpi di lima anche sul simbolo. Ci sarà solo la falce e martello di Rifondazione (modificata con qualche compromesso verso il Pdci) con una corolla di scritte che richiamano le altre forze che si uniranno (inquilini, consumatori, etc.).
Sabato e domenica in ogni caso liste e simbolo comune saranno comunque approvati in separata sede dal comitato centrale del Pdci e dal comitato politico nazionale di Rifondazione.
Ferrero: Lista non sarà di ex ministri e segretari
FERRERO, PRC: SINISTRA CRITICA, NON CAPISCO POLEMICA. LISTA NON SARA' DI EX MINISTRI E SEGRETARI, A PARTIRE DA ME.
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se.
In riferimento a quanto affermato oggi da Sinistra critica ("No a lista fatta di ex ministri") in merito a una lista unitaria, comunista, anticapitalista e di sinistra, non capisco perché Sinistra critica polemizzi con l'ipotesi di fare liste di ex ministri o di segretari di partito.
Com'è noto, infatti, ho proposto che i segretari, a partire dal sottoscritto, non si debbano candidare. Penso quindi che siano ancora tutti in campo gli elementi per proseguire utilmente il confronto per costruire tale lista, alle prossime elezioni europee.

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