venerdì 27 marzo 2009

Modifiche a Testo Unico

A grave rischio il diritto alla salute e sicurezza nel lavoro
Cremaschi (Fiom): “Per colpa del Governo ci saranno più morti. La Conferenza Stato-Regioni blocchi il decreto che stravolge il Testo Unico sulla sicurezza”
Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile dell’Ufficio Salute, ambiente, sicurezza della stessa Fiom, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Per colpa del Governo ci saranno più morti sul lavoro. Di fronte alla crisi economica, allargare le maglie delle vigilanza sulla salute dei lavoratori è come dare il via libera al non rispetto delle più elementari norme di sicurezza. Già oggi, infatti, registriamo un terribile aumento degli infortuni mortali, nonostante che ci siano meno persone al lavoro.”
“Più morti sul lavoro: questa sarà la sostanza degli effetti del depotenziamento normativo del Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, ancor più, dei segnali concreti che vengono inviati alle imprese da parte del Governo.”
“Dopo il presidio organizzato oggi di fronte a Palazzo Chigi, la Fiom intende proseguire la campagna contro la manomissione del Testo Unico vigente in Italia dal 2008. Il nostro scopo è quello di ottenere che il Governo faccia il suo dovere costituzionale a difesa della salute dei lavoratori.”
“Chiediamo ora alle Regioni di bloccare, nella conferenza Stato-Regioni, le misure varate oggi dal Consiglio dei Ministri.”

Cgil
Con l’approvazione del decreto modificativo del cosiddetto TU salute e sicurezza il Governo svela i contenuti della sua controriforma, dopo mesi di non applicazione, di rinvii, di modifiche e di veri interventi di boicottaggio. Infatti con lo schema di decreto approvato in prima lettura dal CdM il Governo tenta di svuotare il Testo Unico sulla salute e sicurezza.
Il testo interviene pesantemente su tutti i capitoli fondamentali a partire dal Titolo primo, che pure era stato lungamente discusso dal precedente Governo con tutte le parti sociali, mentre l’attuale Governo, benché ripetutamente sollecitato, non ha mai consentito al Sindacato nè alle Regioni di discutere il testo che oggi ha varato.Si riducono drasticamente le responsabilità del datore di lavoro e dei dirigenti, fino ad addossarle al lavoratore. Si interviene su ben due articoli dello Statuto dei Lavoratori, superando il divieto di visita preassuntiva da parte del medico competente (di fiducia del datore di lavoro) e limitando fortemente le RSU e il sindacato nella contrattazione delle condizioni di lavoro che hanno ripercussioni sulla salute e sicurezza. Le buone prassi e le norme tecniche potranno di fatto sostituire le norme di legge. La certificazione della corretta attuazione delle norme (“esimenti” della responsabilità amministrativa delle imprese) può essere esercitata anche dagli Enti bilaterali. Si riduce la tutela sanitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, superando la cartella sanitaria di rischio e la relazione del medico competente alle ASL, facendo così anche scomparire di fatto la tutela dalle malattie di origine professionale. Si sposta l’asse dalla rappresentanza dei lavoratori, in particolare delle micro e piccole imprese, verso la bilateralità. Si riducono le tutele per i lavoratori –dipendenti e autonomi- delle imprese in appalto e in sub-appalto. Si riducono fino a dimezzamento le sanzioni, che però vengono aumentate a carico dei lavoratori.
Per tutte queste ragioni la CGIL ribadisce il giudizio positivo sul Dlgs 81/08 e la propria contrarietà al suo svuotamento. Per questo promuove iniziative diffuse nel territorio, invitando alla partecipazione lavoratrici, lavoratori e RLS.
Iniziativa su decreto correttivo del D.Lgs. 81/08
Come avete appreso dalla stampa e da indiscrezioni circolanti da alcuni giorni, il Governo si appresterebbe a portare in CdM il decreto correttivo del D.Lgs. 81/08.
L’esecutivo non ha ovviamente diffuso alcun documento in merito, dichiarando oltretutto per bocca del Ministro Sacconi che non esistono ancora documenti ufficiali né tantomeno definiti in via ultimativa.
Tuttavia dalle dichiarazioni che il Ministro ha sempre rilasciato e secondo le indiscrezioni di cui siamo venuti a conoscenza, sembra che i principali punti su cui il Governo vuole intervenire saranno i seguenti:
depotenziamento e manomissione del sistema sanzionatorio attraverso non solo la diminuzione delle stesse sanzioni pecuniarie e penali, ma anche attraverso una sostanziale deresponsabilizzazione delle imprese e, sembra, addirittura uno spostamento delle responsabilità in capo ai lavoratori;
aumento delle funzioni degli enti bilaterali e l’assegnazione a questi organismi di un ruolo improprio di certificazione che come Cgil abbiamo sempre contestato;
riduzione delle tutele sanitarie attraverso la manomissione delle norme sulla sorveglianza sanitaria e sulle funzioni del medico competente;
cancellazione del divieto di visita preassuntiva.
E’ inutile aggiungere quanto queste indiscrezioni ci preoccupino, poiché verrebbe in questo modo messo in discussione e stravolto come abbiamo già dichiarato l’impianto del Testo Unico.
Importante è dare una immediata risposta sia dai luoghi di lavoro che dai territori come attraverso l’iniziativa nazionale che partirà
dal presidio che la Fiom tiene venerdì 27 dalle ore 11 a Roma
davanti la sede del governo a piazza Colonna
E’ importante la riuscita di questo presidio, tenuto conto anche delle difficoltà a manifestare che sono sopraggiunte da parte della Questura di Roma, per questo vi chiediamo ancora una volta un impegno straordinario ed eccezionale di partecipazione da parte degli Rls ed Rsu.

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