
Il 96,27% ha bocciato la riforma. Voto al quale sembra abbia partecipato una quota alta di non iscritti alla Cgil, che da sola è riuscita a mobilitare oltre il 70% di coloro che nel 2007 parteciparono alla consultazione sul protocollo del welfare (promossa però da tutti i sindacati confederali).
Secondo i dati pubblicati da Rassegna.it: alla Fincantieri di Porto Marghera hanno votato 818 dipendenti su 1.100, 716 contro l'accordo; alla Nuova Pignone di Firenze su 2.200 lavoratori, 1.635 hanno detto no; alla Fiat di Termini Imerese i no hanno raggiunto il 96.6%; alla Biesse di Pesaro 580 lavoratori su 1.100 hanno votato no, e lì la Cgil pesa solo per un quarto; nel gruppo Nestlè su 2.400 lavoratori sono stati raccolti 1.328 voti per un 94% di no".
Secondo i dati pubblicati da Rassegna.it: alla Fincantieri di Porto Marghera hanno votato 818 dipendenti su 1.100, 716 contro l'accordo; alla Nuova Pignone di Firenze su 2.200 lavoratori, 1.635 hanno detto no; alla Fiat di Termini Imerese i no hanno raggiunto il 96.6%; alla Biesse di Pesaro 580 lavoratori su 1.100 hanno votato no, e lì la Cgil pesa solo per un quarto; nel gruppo Nestlè su 2.400 lavoratori sono stati raccolti 1.328 voti per un 94% di no".
Referendum che inevitabilmente fà da trampolino alla manifestazione nazionale convocata dalla Cgil per il 4 aprile prossimo a Roma.
Nessun commento:
Posta un commento