martedì 31 marzo 2009

Referendum modello contratto, bocciato con il 96%

Nel referendum sulla riforma del modello contrattuale promosso dalla Cgil l'esito della consultazione tra lavoratori e pensionati ha avuto un risultato schiacciante: su 3,6 milioni di votanti oltre 3,4 milioni di voti hanno bocciato l'accordo separato. Accordo raggiunto e sottoscritto dai sindacati confederali Cisl e Uil, in combutta con governo e Confindustria. La Cgil, il 22 febbraio scorso, si era rifiutata sottoscriverlo.
Il 96,27% ha bocciato la riforma. Voto al quale sembra abbia partecipato una quota alta di non iscritti alla Cgil, che da sola è riuscita a mobilitare oltre il 70% di coloro che nel 2007 parteciparono alla consultazione sul protocollo del welfare (promossa però da tutti i sindacati confederali).
Secondo i dati pubblicati da Rassegna.it: alla Fincantieri di Porto Marghera hanno votato 818 dipendenti su 1.100, 716 contro l'accordo; alla Nuova Pignone di Firenze su 2.200 lavoratori, 1.635 hanno detto no; alla Fiat di Termini Imerese i no hanno raggiunto il 96.6%; alla Biesse di Pesaro 580 lavoratori su 1.100 hanno votato no, e lì la Cgil pesa solo per un quarto; nel gruppo Nestlè su 2.400 lavoratori sono stati raccolti 1.328 voti per un 94% di no".
Referendum che inevitabilmente fà da trampolino alla manifestazione nazionale convocata dalla Cgil per il 4 aprile prossimo a Roma.

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