Una "recessione senza precedenti che potrebbe causare altri 6 milioni di disoccupati entro il 2010" e produrre "gravi conseguenze sociali per le famiglie e le persone". Sono le considerazioni del progetto di documento del "Comitato per l'occupazione e per la protezione sociale", contenente i messaggi chiave del Consiglio Epsco (Consiglio per l'occupazione, la politica sociale, salute e consumatori) al Consiglio europeo di primavera e anticipato dall'Agi. Nelle ultime stime Ue si era parlato della perdita di 3,5 milioni di posti di lavoro solo per il 2009 e di un tasso di disoccupazione per la zona euro pari al 9,25%.
E intanto l'Ocse ha diffuso i dati sulla disoccupazione che, nei paesi dell'area, è salita in gennaio al 6,9% della popolazione attiva, lo 0,1% in più di dicembre e l'1,3% in più rispetto al gennaio 2008. Nell'Eurozona la disoccupazione è salita all'8,2% (+0,1 pt su base mensile e +0,9 pt su base annua) e all'interno di quest'area il tasso maggiore lo ha fatto registrare la Francia all'8,3% (+0,1% su mese, +0,7% su anno). Negli Usa il tasso è salito, per quanto riguarda già febbraio, all'8,1% dal 7,6% di gennaio e dal 4,9% del febbraio 2008. In Giappone infine la disoccupazione si è assestata in gennaio al 4,1%, in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente ma in aumento dello 0,3% rispetto a un anno prima.
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