Questa mattina all' interno di Palazzo nuovo sede delle facolta' umanistiche, c'e' stata una contestazione degli studenti del CUA sostenuti dai compagni dell'Askatasuna contro un banchetto del FUAN (sezione giovanile di alleanza nazionale).
Durante la mattinata un centinaio di studenti antifascisti hanno contestato la presenza degli studenti fasciti che erano presenti all'interno dell' ateneo con un banchetto.
Dopo vari slogan e il lancio di un paio di uova c'e' stata la violentissima e sproporzionata carica delle forze dell' ordine contro quegli studenti che protestavano.
Le cariche hanno portato al fermo di alcuni studenti e all'arresto di altri due. In questo momento il movimento studentesco e quello antifascista si stanno radunando all'interno del rettorato per chiedere la liberazione dei compagni e la motivazione di tale violenza.
Durante la mattinata un centinaio di studenti antifascisti hanno contestato la presenza degli studenti fasciti che erano presenti all'interno dell' ateneo con un banchetto.
Dopo vari slogan e il lancio di un paio di uova c'e' stata la violentissima e sproporzionata carica delle forze dell' ordine contro quegli studenti che protestavano.
Le cariche hanno portato al fermo di alcuni studenti e all'arresto di altri due. In questo momento il movimento studentesco e quello antifascista si stanno radunando all'interno del rettorato per chiedere la liberazione dei compagni e la motivazione di tale violenza.
Dopo Milano , Padova e Cagliari , tocca a Torino. La polizia entra nelle strutture universitarie per difendere un ceto poltico di neofascisti in cerca di legittimazione e procacciamento di voto per garantirsi nuove poltrone nel Senato studentesco da cui gestire fondi e lobbying sui soldi pubblici. Quest'oggi i fascisti del Fuan si sono ripresentati nei locali dell'università di Torino, improvvisando un banchetto nell'atrio di Palazzo Nuovo per le imminenti elezioni universitarie.In città come all'università, negli anni, non è mai stato concesso alcuno spazio e agibilità politica all'estrema destra, quindi la presenza di questi personaggi non ha potuto che essere avverti dagli studenti e dalle studentesse dell'Onda come un'inaccetabile provocazione. Fin dalle prime ore della mattinata si è formato un presidio spontaneo antifascista, di fronte al quale si è interposta la celere.Non diversamente dal passato anche quest'oggi la questura ha militarizzato l'ateneo. Il presidio antifascista, provvisto dello striscione "fuori i fascisti dall'università", ha scandito cori e slogan, denunciato la natura fascista del Fuan, ritenendo tra l'altro inaccettabile non solo la presenza dei fascisti ma anche quella della polizia, come sempre a protezione dell'estrema destra. Di fronte alla persistenza degli studenti antifascisti, presenti in gran numero (almeno 400), che hanno lanciato uova in direzione dei fascisti e acceso fumogeni colorati, la polizia ha pesantemente caricato, selvaggiamente, dando luogo a una caccia all'uomo estesasi lungo tutto l'atrio e oltre. La celere si è accanita su ogni studente o studentessa capitato a tiro, facendo diversi feriti. Durante le cariche le forze dell'ordine hanno eseguito 5 fermi, portando gli studenti in questura e facendo tramutare 2 fermi in arresti.Dopodichè l'Onda antifascista è uscita da Palazzo Nuovo, dirigendosi in corteo spontaneo verso il rettorato dell'università, il quale è stato poi occupato. Si è tenuta una conferenza stampa nei locali occupati, durante la quale si è denunciata la violenza delle cariche della polizia e l'inaccettabilità della presenza di forze neofasciste all'università, richiedendo l'immediata liberazione degli studenti fermati ed esigendo una presa di posizione del rettore Ezio Pelizzetti. Gli studenti sono ancora in occupazione e la manterranno finchè il rettore non si presenterà. Tanti gli attestati di solidarietà dai soggetti sociali del panorama di movimento nazionale e cittadino.Quelle di oggi non sono che scene già viste: a Torino, come in altri atenei (e la tendenza sembra aumentare in progressione) esiste una irriducibilità politica antifascista che intorno a poche ma essenziali parole d'ordine difende spazi di tolleranza e vivibilità altra cui tanti pezzi di società sembrano ormai aver rinuciato.Solo poche settimane fa tre studenti di questo ateneo sono stati condannati a 1 anno di detenzione (uno di loro senza il beneficio di condizionale - dispositivo pure utilizzatogli contro retroattivamente) per le stesse ragioni che oggi hanno portato decine di studenti a frapporsi alla presenza intollerabile delle forze dell'ordine, le stesse che un mese fa militarizzarono tutta via Po per proteggere lo svolgimento separato di un'inaugurazione d'anno accademico che non s'aveva da fare.Rettore e autorità accademiche non si rassegnano, continuano con la loro governance di miseria, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, rifutandosi di assumere un'indicazione precisa che giunge dalla parte più consistente e attiva della popolazione studentesca: "Fuori i fascisti dall'università!" No alla militarizzazione degli spazi!"Gli eventi di oggi sono solo un'avvisaglia perché hanno annunciato la loro intenzione a candidarsi con una lista paravento anche i neo-nazisti locali di Casa Pound Torino sotto il nome bucolico di "Arcadia". Staremo a vedere..
Ascoltate i file audio delle testimonianze degli studenti
Comunicato degli student* antifascist* dell'Onda dopo i fatti di Palazzo Nuovo
Questa mattina gli studenti che sono entrati a Palazzo Nuovo si sono trovati di fronte uno scenario paradossale. Un dispiegamento di celere e polizia in assetto antisommossa, con scudi e manganelli impediva a studenti, docenti e lavoratori il normale svolgimento delle attività universitarie. La causa di tutto ciò era un volantinaggio da parte del FUAN, gruppo studentesco che, nonostante si presenti come formazione universitaria di un partito di governo, è in realtà formata da giovani neofascisti, che inneggiano alla marcia su Roma, fanno il saluto romano e sono oltretutto tra i promotori, negli ultimi giorni, di ronde fasciste e di una vera e propria "caccia all'immigrato" nella nostra città. Quando gli studenti antifascisti si sono organizzati in presidio pretendendo che questi personaggi non volantinassero all'interno dell'università e che la polizia lasciasse immediatamente l'edificio, sono partite le prime cariche, gli studenti sono stati inseguiti nei corridoi, dove ne sono poi avvenute altre e più violente. Abbiamo assistito a delle scene che mai ci saremmo aspettati di vedere all'interno di un'università: studenti presi e trascinati per le gambe, buttati a terra e picchiati da più poliziotti contemporaneamente, presi a calci e manganellate. Il bilancio è di tre fermi, di cui un arresto e una ventina di denunce tra gli studenti antifascisti, oltre a numerosi feriti che sono dovuti ricorrere a cure mediche.Riteniamo inaccettabile che nella nostra università, luogo in cui noi viviamo quotidianamente, seguiamo le lezioni e in cui studiamo, possano verificarsi simili episodi. Per questo successivamente ci siamo recati in Rettorato, per pretendere dal Rettore Pelizzetti e dal Senato Accademico, oggi riunito, una presa di posizione inequivocabile, una condanna di quanto accaduto e affinché si pronunci per l'immediato rilascio degli arrestati.Questi episodi da stato di eccezione non intaccano minimamente la nostra convinzione antifascista, la nostra pratica di antifascismo militante e la nostra ferma volontà a non concedere nessuno spazio a chi fa propaganda fascista, tanto più all'università, luogo deputato alla formazione di coscienze critiche e consapevoli.
Student* antifascist* dell'Onda torinese
Questa mattina gli studenti che sono entrati a Palazzo Nuovo si sono trovati di fronte uno scenario paradossale. Un dispiegamento di celere e polizia in assetto antisommossa, con scudi e manganelli impediva a studenti, docenti e lavoratori il normale svolgimento delle attività universitarie. La causa di tutto ciò era un volantinaggio da parte del FUAN, gruppo studentesco che, nonostante si presenti come formazione universitaria di un partito di governo, è in realtà formata da giovani neofascisti, che inneggiano alla marcia su Roma, fanno il saluto romano e sono oltretutto tra i promotori, negli ultimi giorni, di ronde fasciste e di una vera e propria "caccia all'immigrato" nella nostra città. Quando gli studenti antifascisti si sono organizzati in presidio pretendendo che questi personaggi non volantinassero all'interno dell'università e che la polizia lasciasse immediatamente l'edificio, sono partite le prime cariche, gli studenti sono stati inseguiti nei corridoi, dove ne sono poi avvenute altre e più violente. Abbiamo assistito a delle scene che mai ci saremmo aspettati di vedere all'interno di un'università: studenti presi e trascinati per le gambe, buttati a terra e picchiati da più poliziotti contemporaneamente, presi a calci e manganellate. Il bilancio è di tre fermi, di cui un arresto e una ventina di denunce tra gli studenti antifascisti, oltre a numerosi feriti che sono dovuti ricorrere a cure mediche.Riteniamo inaccettabile che nella nostra università, luogo in cui noi viviamo quotidianamente, seguiamo le lezioni e in cui studiamo, possano verificarsi simili episodi. Per questo successivamente ci siamo recati in Rettorato, per pretendere dal Rettore Pelizzetti e dal Senato Accademico, oggi riunito, una presa di posizione inequivocabile, una condanna di quanto accaduto e affinché si pronunci per l'immediato rilascio degli arrestati.Questi episodi da stato di eccezione non intaccano minimamente la nostra convinzione antifascista, la nostra pratica di antifascismo militante e la nostra ferma volontà a non concedere nessuno spazio a chi fa propaganda fascista, tanto più all'università, luogo deputato alla formazione di coscienze critiche e consapevoli.
Student* antifascist* dell'Onda torinese
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