
Ferrando, una provocazione. Neanche un po'. Una soluzione seria, certo più seria di mantenere ai vertici delle aziende e delle banche i manager e i piani che le hanno mandate alla malora. E non mi si dica che è una proposta radicale o ideologica: radicali sono i licenziamenti e la valanga che abbatte sui lavoratori, ideologica è la scelta delle classi dominanti di nazionalizzare perdite e debiti.
Scusi, ci riprovo: le sembra una proposta realista? Scusi, ho il senso della realtà e quello del ridicolo, non è che lancio la proposta a Berlusconi. La lancio fra i lavoratori, che sono realisti sempre, soprattutto quando ricevono le lettere di licenziamento. E, com'è successo in Francia, ora dicono 'licenziamo chi ci ci licenzia'. Realisticamente, Lenin diceva: le riforme sono un sottoprodotto della lotta rivoluzionaria. Com'è successo nelle grandi stagioni di lotta, se c'è una speranza di ottenere qualcosa è quando i padroni rischiano di perdere tutto.
Però proprio grazie alle 'finte' nazionalizzazioni che tappano buchi e evitano catastrofi, non sembra che siamo in una fase in cui gli imprenditori rischiano di perdere tutto. Per favore evitiamo le caricature: noi andiamo fabbrica per fabbrica, banca per banca. Nelle nostre piattaforme ci sono le rivendicazioni che i lavoratori decidono in ciascuna lotta. Ma come diceva il manifesto dei comunisti, non nascondiamo i nostri obiettivi. Questa nostra proposta libera enormi risorse e le dirotta nella difesa del lavoro. Mille euro di indennità, assunzione per i precari: altro che il miniassegno di Franceschini.
Fra i leader della sinistra qualcuno è d'accordo? Ci rivolgiamo a tutte le organizzazioni dei lavoratori, e anche a tutte le sinistre: uniamo le forze per una battaglia anticapitalista a difesa del lavoro. Poi se penso a Vendola, o a Ferrero, mi chiedo come fanno a aderire: hanno partecipato alle enormità di un governo organico alle banche. E ora, anziché fare un il bilancio delle responsabilità contro i lavoratori, continuano imperterriti a preservare le collocazioni di governo, persino nelle situazioni più impresentabili . Neanche la disfatta riesce a riformarli. Né il fatto che il Pd nel frattempo li vuole distruggere.
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