giovedì 12 marzo 2009

Ieri sciopero alla Piaggio : Contro le truffe e i colpi di mano!

Prime manifestazioni all'interno della fabbrica contro l'accordo siglato negli scorsi giorni da alcuni sindacati. A fine marzo il referendum


Si è svolto ieri il primo sciopero, con una manifestazione interna alla fabbrica, contro l'accordo sul contratto integrativo siglato nella notte tra venerdì e sabato scorso da Cisl-Uil ed Ugl e per chiedere l'immediato referendum.
L'iniziativa dello sciopero è stata intrapresa dalla Rsu Fiom Meccaniche e dalla Rsu Fiom 3R, dove si è registrata la più alta percentuale di partecipanti, anche se non sono mancate all'interno della stessa Fiom polemiche sull'opportunità di convocare questo sciopero.
I promotori della mobilitazione hanno diffuso ieri in fabbrica un volantino tra i lavoratori in cui accusano da un lato la Piaggio di "approfittare e strumentalizzare la crisi economica" e dall'altro Fim, Uilm e Ugl di "dare sostegno a questa impostazione, chiedendoai lavoratori una dichiarazione di resa fidando, insieme all'azienda, che nel referendum, gli impiegati, condotti per mano dai dirigenti a votare, e i lavoratori part-time o con contratto a termine, illusi da qualche promessa di assunzione, portino gli operai alla sconfitta".La nota si chiude con una posizione molto chiara: "bisogna reagire e respingere questo accordo sia nei contenuti che nel metodo".
Tutta la Fiom in maniera compatta è contraria all'accordo come ha spiegato al Tirreno il segretario nazionale Maurizio Landini: "c'è uno spartiacque: il 17 ottobre del 2008. All'epoca buona parte dell'accordo era convenuto tra le parti. Chiudere al di sotto delle cifre per cui si è rotto il 17 ottobre 2008 la dice lunga. Non c'è stata alcuna trattativa e l'azienda ha imposto il proprio punto di vista, che scientemente ha scelto una strada che sapeva poter portare alla rottura o alla divisione tra le organizzazioni dei lavoratori".
E aggiunge: "È una scelta grave perché a maggior ragione in una situazione di crisi problemi di questa natura non si affrontano in una logica di comando».
Entrando nello specifico dell'accordo il sindacalista specifica che: "sul tema degli orari l'accordo precedente fissava che quando l'azienda aveva necessità di far lavorare al sabato gli addetti fino al 12% per ogni linea potevano rimanere a casa. Oggi, c'è un peggioramento secco perché è stato ridotto al 6%. L'azienda ha introdotto anche la possibilità di superare i 15 turni senza passare attraverso accordi sindacali. E se un lavoratore si fa i conti rispetto al 2007 prederà un aumento annuo lordo di 50 euro".
Landini rilancia anche sulla questione salariale: "Si possono avere degli aumenti salariali diversi. Dai bilanci della Paggio emerge che in questi anni il costo del lavoro non è aumentato. Dirigenti e compagnia si sono distribuiti molti più soldi di quelli che oggi non hanno voluto dare ai lavoratori". Intanto sembra definirsi la data del referendum tra i lavoratori Piaggio sull'ipotesi di accordo per il contratto aziendale: si dovrebbe svolgere per lunedì 23 e martedì 24 marzo, mentre le assemblee si dovrebbero tenere dal 16 al 18 marzo.
Intanto la Piaggio ha preso la decisione di non erogare, nella busta paga che verrà erogata in questi giorni, il conguaglio di 400 euro concordato con i tre sindacati firmatari dell'accordo, perché - sostiene l'azienda - "la prospettiva di un referendum toglie la certezza che l'accordo diventi effettivo.

Contro le truffe e i colpi di mano
Lavoratori,con un colpo di mano Fim, Uilm e Ugl hanno firmato l’accordo e confermato ancora una volta la loro disponibilita’ alla svendita dei nostri interessi.Approfittando e strumentalizzando la crisi economica, in Piaggio come in tutta Italia, i padroni vogliono piegare definitivamente i lavoratori, che secondo loro dovrebbero limitarsi a dire sempre e solo SI’Fim, Uilm e Ugl hanno dato il loro pieno sostegno a questa impostazione, e vengono a chiedere ai lavoratori una dichiarazione di resa fidando, insieme all’azienda, che nel referendum, gli impiegati, condotti per mano dai dirigenti a votare, e i lavoratori part-time o con contratto a termine, illusi da qualche promessa di assunzione, portino gli operai alla sconfitta .Bisogna reagire e respingere questo accordo sia nei contenuti che nel metodo. Visto che oltretutto queste organizzazioni firmatarie hanno la maggioranza nella Rsu, pur non raggiungendo tutti insieme i voti della Fiom, solo grazie all’attuale iniquo meccanismo elettorale.Gli operai, che il 13 febbraio, hanno scioperato in Piaggio con percentuali superiori al 70% non possono accettare ne’ di essere presi continuamente in giro da Fim, Uilm e Ugl, ne’ le elemosine dell‘azienda.Da soli Colaninno e i due direttori generali del gruppo piaggio hanno incassato in tutto nel 2008 2 milioni e mezzo di euro ( fonte: bilancio Piaggio), mentre le richieste della piattaforma sindacale costerebbero per il 2009 meno di due milioni di euro per tutti i 3.000 lavoratori della Piaggio.In attesa di dare battaglia nel referendum, chiamiamo tutti i lavoratori che non vogliono subire passivamente questa situazione ad uno sciopero con assemblea per decidere assieme come muoversi per respingere l’accordo e in generale l’attacco padronale. Vista l' alta adesione allo sciopero di stamattina con corteo dei lavoratori dalle meccaniche alla 2 ruote fino alla 3 ruote, viene indetta un' ora di sciopero dalle 15 alle 16 alle meccaniche con assemblea.

Rsu Fiom Meccaniche e Rsu Fiom 3R


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