mercoledì 15 aprile 2009

Annozero: la censura mette il turbo

La verità fa paura


Vauro sospeso da Annozero, Santoro deve fare "penitenza"
Pubblichiamo la vignetta di Vauro incriminata
I provvedimenti presi dai vertici Rai nei confronti della trasmissione AnnoZero dimostrano che la nuova dirigenza del servizio pubblico intende ottemperare da subito ai compiti assegnatigli dalla maggioranza politica che guida il paese.
Il fantomatico “riequilibrio” dei servizi per Santoro e la sospensione di Vauro sono misure gravissime, che vogliono intimidire uno dei pochi spazi di approfondimento giornalistico a disposizione dei cittadini.
Se i contenuti trasmessi dal programma riportano falsità o inesattezze la Rai può agire nelle sedi opportune; ma in questo caso si tratta di un bavaglio all’informazione e alla satira, che dà la misura dello stato di salute della nostra democrazia.In Italia c’è ancora chi si domanda se si tratti di un regime o meno.
Il boia potrebbe arrivare prima della risposta.
La lettera con cui la RAI ha sospeso Vauro dalla trasmissione "Anno Zero"
Ecco il testo della lettera inviata dal direttore generale della Rai Mauro Masi a Vauro Senesi con cui viene sospeso il giornalista a causa di una vignetta sul terremoto mostrata durante la scorsa puntata di Annozero.
"Le contestiamo - scrive Masi -, per le ragioni sottoesposte, il grave inadempimento alle obbligazioni di cui al contratto prot. RT/RALA/LAN/2633/08/02671 del 31.7.2008 e, in particolare, ag1i obblighi previsti ai punti 8) e 9) del medesimo.
Nel corso della puntata del programma Annozero del 9 aprile 2009, disattendendo gli obblighi sopra indicati, Lei ha realizzato e mostrato al pubblico, in diretta televisiva, una vignetta del seguente tenore 'Aumento delle cubature. Dei cimiteri'. Tale condotta, gravemente lesiva del sentimento di pietà dei defunti - si legge nella lettera - travalica all'evidenza i limiti del corretto esercizio del diritto di satira e si pone in contrasto con i parametri di qualità dell'offerta che costituiscono elemento essenziale della missione del servizio pubblico radiotelevisivo, in forza della previsione di cui all'art. 3 del vigente contratto di servizio e delle disposizioni del Codice Etico del Gruppo Rai, al cui rispetto Lei è obbligata.
Pertanto - conclude la lettera -, nel ritenerLa personalmente responsabile per ogni conseguenza e/o pregiudizio e/o rilievo, anche da parte delle Autorità competenti, che dovessero derivare all'Azienda in ragione dell'illegittima condotta da Lei posta in essere, in ordine alla quale ci riserviamo ogni e più ampia tutela, con la presente Le comunichiamo che l'Azienda, in via cautelativa, non intende avvalersi delle Sue prestazioni su tutte le Reti e Testate.

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