martedì 21 aprile 2009

G8 blindato, ma ci sarà il controvertice

Nasce un cartello contro il summit. In previsione un forum e una manifestazione

di Costantino Cossu
I servizi di sicurezza, che lavorano a ritmi serrati in collaborazione con l'Interpol, hanno già fatto scattare la prima delle tre cinture di sicurezza che blinderanno il G8 in programma dall'8 al 10 luglio alla Maddalena. Saranno sbarrate le porte di accesso all'isola su tutto il Mediterraneo con un sistema che prevede, fra l'altro, il controllo dei flussi turistici alle frontiere. E mentre l'aeroporto «Costa Smeralda» di Olbia si prepara alla chiusura, sono allo studio i dati sulla capacità operativa dell'aeroporto di Alghero, su cui verranno dirottate molte delle tratte del «Costa Smeralda» nel periodo del vertice.
Intanto si precisano meglio le iniziative del fronte anti-G8, rinvigorite dalle recenti mobilitazioni contro il G20 di Londra e la Nato a Strasburgo: organizzazioni, reti e movimenti che si battono per dare uno sbocco a sinistra alla crisi della globalizzazione neoliberista e controvertici, come quello in programma alla Maddalena, che violano le più elementari regole di controllo e di partecipazione democratica. Per il momento sono quarantacinque le organizzazioni che si sono messe insieme. Meno che al G8 di Genova 2001 (dove erano più di 500 da tutto il mondo), ma comunque tante considerando che per il momento si tratta di una mobilitazione solo italiana e in un luogo pressocché inaccessibile. Per il momento, quello che è sicuro è che è stato aperto uno spazio pubblico all'interno del quale confluiranno i manifestanti che da tutta Europa potrebbero decidere di venire a contestare il summit, come accade di solito a ogni appuntamento dei Grandi.
Tra le organizzazioni che hanno aderito ci sono Arci, Cagliari Social Forum, Cantiere Sociale Alguer, Carta per l'altra Europa, Cobas, Gettiamo le basi, Altra agricoltura, Legambiente, Liberazione sarda, Manifesto sardo, Sos Razzismo, No logo global project, Partito comunista dei lavoratori, Rete Lilliput, Rifondazione comunista, Rifondazione sarda per la sinistra, Sinistra critica. Sabato si sono riunite a Cagliari in un'assemblea dalla quale è uscita la decisione di promuovere, nel periodo precedente il summit, la più ampia mobilitazione. Bisogna innanzitutto coordinare le attività già programmate dalle singole organizzazioni e poi mettere in campo nuove iniziative, in Sardegna e sulla penisola. L'impegno è quello di definire un calendario di tutte le manifestazioni e di pubblicizzarlo. Ma è solo il primo passo.
«Come culmine delle iniziative - si legge nel documento uscito dall'assemblea - vogliamo realizzare un forum internazionale in Sardegna per dare forza e massima visibilità alle vertenze, alle lotte, alle risposte e alle alternative alla crisi che si vivono in Sardegna, in Italia, nel mondo. Dentro il forum, che si svolgerà con la stessa metodologia di spazio pubblico del Forum sociale mondiale, tutto questo avrà piena cittadinanza». Resta ancora da stabilire se il forum avrà la durata di tre giorni (dal 7 al 9 luglio) o di due (dall'8 al 9 luglio). In entrambi i casi, comunque, la prima giornata del forum sarà dedicata alle lotte e alle vertenze sarde e al dialogo con i soggetti sociali che le rappresentano. «In quanto alla località più adatta per fare il forum - si legge nel documento - si terrà conto, alla luce della trattativa che andrà svolta rapidamente con le autorità governative, di un mix di condizioni: massima vicinanza possibile alla Maddalena, qualità dell'accoglienza e degli spazi disponibili per un numero ottimale di partecipanti, adeguata presenza dei mezzi di informazione, ambiente sociale e politico del luogo prescelto».
L'assemblea di Cagliari ha anche deciso di organizzare, per il 10 luglio, una manifestazione internazionale in una località sarda la più vicina possibile alla Maddalena. «Il luogo ove si svolgerà il forum e quello della manifestazione - specifica ancora il documento approvato dall'assemblea - non necessariamente dovranno coincidere: dipenderà da una serie di valutazioni politiche e logistiche che saranno valutate nel corso della prossima assemblea, che si terrà a Cagliari il prossimo 4 maggio». Quel giorno nascerà il comitato organizzatore che preparerà sia il forum sia la manifestazione del 10 luglio.

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