lunedì 20 aprile 2009

Quando la democrazia va in vacca

Qualche tempo fa parlammo, inascoltati, di emergenza democratica e informativa.
Adesso è arrivata. Sotto forma di farsa e di tragedia allo stesso tempo. Farsa per il licenziamento di Vauro da tutte le reti un tempo pubbliche a causa di una vignetta satirica. Tragedia per l'offesa alla democrazia rappresentata dal fatto, inaudito, di un capo del governo che decide a casa propria, in sala da pranzo, i direttori dei telegiornali dei cinque principali canali televisivi dell'Italia.
Non dovrebbe stupirci più niente, ormai, visto che il suo Gabinetto, ha l'aria di essere stato concepito in camera da letto. Ma si pone il problema del come difenderci. Perché il prossimo passaggio si annuncia "caligoliano". Rischiamo di trovarci un deputato cavallo in una delle due camere sorde e grigie in cui si sta trasformando il Parlamento italiano.
Unica consolazione, un deputato cavallo per il momento non troverebbe posto negli uffici di Bruxelles o di Strasburgo. Forse ci starebbe solo una vacca, ma di piccole dimensioni.

Giulietto Chiesa
(Deputato uscente del Parlamento Europeo. Non per caso candidato in Lettonia)

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