giovedì 23 aprile 2009

G8. Provocazioni nei confronti dei manifestanti

“Questa mattina un autobus di manifestanti, diretto a Siracusa, per prendere parte al controvertice del G8 ambiente, è stato fermato dalle forze dell’ordine appena sbarcato a Messina. La pretesa avanzata era quella d’identificare e perquisire tutti i partecipanti, riproponendo una forma di schedatura politica, volta ad inasprire il clima di tensione creato ad arte dal governo”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso dai manifestanti provenienti dalla Campania e diretti stamani verso il capoluogo siciliano, sede del vertice internazionale sull’ambiente.
Secondo quanto affermano i protagonisti della vicenda, sarebbe “emblematico l’attacco preventivo portato avanti dall’attuale governo, che si colloca in un quadro politico ben più ampio di repressione di ogni forma di dissenso, dal diritto di sciopero a quello di manifestazione”. Un fatto grave, che fortunatamente si è concluso con la ripresa del viaggio verso Siracusa, ma che il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, definisce “preoccupante e pericoloso”. “Mi appello - ha affermato Ferrero – al ministro degli Interni Maroni: nell'Italia del 2009 si vuole impedire anche il divieto di circolazione, oltre che quello di manifestazione? La polizia di Stato e il ministero dell'Interno non può certo arrogarsi tale incostituzionale atteggiamento. I giovani che stanno andando a Siracusa a manifestare pacificamente – conclude il segretario di Rifondazione - devono poterlo fare liberamente”.


COMUNICATO STAMPA

Grave episodio contro i manifestanti no G8
Questa mattina un autobus di manifestanti, diretto a Siracusa, per prendere parte al controvertice del g8 ambiente, è stato fermato dalle forze dell’ordine appena sbarcato a Messina.
La pretesa avanzata era quella d’identificare e perquisire tutti i partecipanti, riproponendo una forma di schedatura politica, volta ad inasprire il clima di tensione creato ad arte dal governo. Emblematico è l’attacco preventivo portato avanti dall’attuale governo, che si colloca in un quadro politico ben più ampio di repressione di ogni forma di dissenso, dal diritto di sciopero a quello di manifestazione.
Al rifiuto dei manifestanti verso la pretesa delle forze dell’ordine, soltanto una delle partecipanti e l’autista sono stati identificati ed il mezzo è stato perquisito; solo dopo aver subito ulteriori minacce e provocazioni, i dimostranti hanno ripreso il loro viaggio verso Siracusa.
Riteniamo quest’episodio molto grave, alla vigilia di una delle scadenze italiane del G8, poiché tende ad incrementare una politica di repressione di ogni minima forma di dissenso sociale e politico.

22/4/2009
Le compagne e i compagni della Campania

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