
La morte del manifestante giunge dopo una giornata in cui la polizia inglese ha represso violentemente le manifestazioni contro il summit del G20 che hanno assediato la Banca d’Inghilterra. Almeno trentadue persone sono state arrestate durante gli scontri che sono continuati fino alla tarda serata con barricate e piccoli fuochi nella zona. Circa un centinaio di manifestanti sarebbero rimasti feriti negli scontri, alcuni con colpi alla testa. Solo un contuso invece tra la polizia che e’ stata bersagliata in maniera relativamente morbida dalla parte piu’ militante della manifestazione che ha tirato frutta, farina, vernice, alcune bottiglie di vetro e scarpe. Le proteste che erano rimaste pacifiche fino alle due sono finite sotto la pressione di migliaia agenti venuti da tutta l’Inghilterra edi reparti anti-sommossa.
Gruppi di manifestanti che dopo ore di protesta volevano lasciare l’area della City per tornare a casa o per partecipare ad altre manifestazioni nella zona sono stati costretti dentro cordoni indiscriminati eretti dagli agenti. Ai tentativi di rompere il cordonamento per abbandonare l’area della Banca d’Inghilterra, la polizia ha risposto con cariche, spray urticante e ha pure schierato agenti a cavallo. Il Guardian e l’Independent hanno denunciato la brutalita’ delle forze dell’ordine, criticando in modo particolare l’uso della tattica di cordonamento da parte degli agenti.
E’ prassi della polizia inglese nel caso di grandi manifestazioni, isolare gruppi di manifestanti e circondarle e trattenerle per ore in spazi stretti. L’utilizzo del cordonamento e’ considerato da molti come una pratica illegale che viola i diritti fondamentali della persona.
Durante le proteste di ieri attorno alla banca d’Inghilterra alcuni cordoni sono andati avanti per oltre sette ore, portando molti manifestanti all’esasperazione. E’ dopo ore passate in uno di questi cordoni che il manifestante morto ieri sarebbe deceduto.
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