Nuova espulsione a Brescia
La storia di Maccan Ba, clandestino 32enne. La direzione degli Spedali Civili respinge qualsiasi accusa
BRESCIA—Espulso per un mal di denti. E dire che Maccan Ba, senegalese di 32 anni, clandestino, in ospedale non ci voleva proprio andare. Ma dopo 4 giorni senza dormire e mangiare a causa del dolore, non ce l’ha fatta più ed è corso agli Spedali Civili. Ha pagato il ticket e si è messo in coda.
Ma Maccan dall’ospedale è finito dritto in Questura, con il suo ascesso che gli faceva vedere le stelle. «Mi hanno prelevato nella sala d’attesa del pronto soccorso odontoiatrico —racconta Maccan che ora vive con il foglio di via in tasca nascondendosi in casa di amici e parenti —. Non saprei dire chi mi ha denunciato, se il medico o la guardia giurata a cui ho chiesto indicazioni per arrivare al pronto soccorso. Sta di fatto che sono stato espulso e d’ora in poi non metterò mai più piede in un ospedale».
La direzione degli Spedali Civili respinge qualsiasi accusa e chiosa: «Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo assistito 1.006 pazienti extracomunitari. Nessuno di questi è mai stato denunciato perché clandestino. Nel caso specifico è stata una guardia giurata a chiamare la polizia dopo che l’uomo si era rifiutato di lasciare l'ospedale». Oggi davanti all’ospedale ci sarà un sit-in di protesta dell’Associazione «Diritti per tutti».
La storia di Maccan Ba, clandestino 32enne. La direzione degli Spedali Civili respinge qualsiasi accusa
BRESCIA—Espulso per un mal di denti. E dire che Maccan Ba, senegalese di 32 anni, clandestino, in ospedale non ci voleva proprio andare. Ma dopo 4 giorni senza dormire e mangiare a causa del dolore, non ce l’ha fatta più ed è corso agli Spedali Civili. Ha pagato il ticket e si è messo in coda.
Ma Maccan dall’ospedale è finito dritto in Questura, con il suo ascesso che gli faceva vedere le stelle. «Mi hanno prelevato nella sala d’attesa del pronto soccorso odontoiatrico —racconta Maccan che ora vive con il foglio di via in tasca nascondendosi in casa di amici e parenti —. Non saprei dire chi mi ha denunciato, se il medico o la guardia giurata a cui ho chiesto indicazioni per arrivare al pronto soccorso. Sta di fatto che sono stato espulso e d’ora in poi non metterò mai più piede in un ospedale».
La direzione degli Spedali Civili respinge qualsiasi accusa e chiosa: «Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo assistito 1.006 pazienti extracomunitari. Nessuno di questi è mai stato denunciato perché clandestino. Nel caso specifico è stata una guardia giurata a chiamare la polizia dopo che l’uomo si era rifiutato di lasciare l'ospedale». Oggi davanti all’ospedale ci sarà un sit-in di protesta dell’Associazione «Diritti per tutti».
Nel disegno di legge conosciuto come pacchetto sicurezza è contenuta la possibilità per i medici di denunciare gli immigrati senza permesso di soggiorno che si recano negli ospedali per curarsi. La delazione legalizzata, non ancora entrata in vigore, determina già situazioni inaccettabili: i mass media in questi giorni hanno parlato della donna africana denunciata dopo il parto a Napoli e separata dal suo bambino, ma anche a Brescia alcune settimane fa è successo un fatto inaudito: un giovane senegalese senza permesso di soggiorno, bisognoso di cure, è stato denunciato da un dipendente dell'ospedale civile ed è stato prelevato dai poliziotti dalla sala d'attesa del pronto soccorso; è stato portato in questura, trattenuto per molte ore e poi ha ricevuto l'ordine di espulsione.
La denuncia avanzata da Radio Onda d'Urto non e' passata inosservata. La vicenda, infatti, ha suscitato l'interesse di diversi giornali e televisioni nazionali. Le realtà antagoniste e antirazziste bresciane che stanno preparando la grande manifestazione del 18 aprile a brescia contro i provvedimenti e le leggi xenofobe del governo e della giunta locale, organizzeranno giovedì 9 aprile alle ore 13 davanti all'ingresso del satellite dell'ospedale civile di brescia un presidio di protesta anche per avere risposte dalla direzione dell'ospedale e per chiedere che un simile fatto non si ripeta e che il diritto alla salute sia garantito a tutti.
La denuncia avanzata da Radio Onda d'Urto non e' passata inosservata. La vicenda, infatti, ha suscitato l'interesse di diversi giornali e televisioni nazionali. Le realtà antagoniste e antirazziste bresciane che stanno preparando la grande manifestazione del 18 aprile a brescia contro i provvedimenti e le leggi xenofobe del governo e della giunta locale, organizzeranno giovedì 9 aprile alle ore 13 davanti all'ingresso del satellite dell'ospedale civile di brescia un presidio di protesta anche per avere risposte dalla direzione dell'ospedale e per chiedere che un simile fatto non si ripeta e che il diritto alla salute sia garantito a tutti.
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