LA PAZ - Non si arrende il presidente boliviano Evo Morales il quale ha annunciato che andrà avanti con lo sciopero della fame in segno di protesta contro lo stallo al Parlamento della nuova legge elettorale. "Proseguiremo lo sciopero. E' uno sforzo dell'insieme dei leader sociali", ha dichiarato il capo dello Stato in un'intervista con alcune televisioni locali su un letto improvvisato in una sala della presidenza. Morales, che oggi entra nel terzo giorno di digiuno, ha spiegato che la sua iniziativa è una ''richiesta appassionata del popolo boliviano'' a favore della democrazia, aggiungendo di non comprendere l'atteggiamento dell'opposizione, con cui da sempre i rapporti sono stati piuttosto tesi.Il presidente indio e 14 leader sindacali vicini al suo partito hanno cominciato lo sciopero della fame per protestare contro il blocco al Parlamento della nuova legge elettorale a causa dell'ostruzionismo dell'opposizione. Maggioranza e opposizione sono in disaccordo in particolare sul registro elettorale, il voto dei boliviani all'estero e il numero di seggi per le minoranze indigene.
Intanto il Congresso bicamerale ha approvato una prima parte della legge, nel corso di un intenso dibattito contrassegnato da uno scambio di insulti tra parlamentari del Movimento verso il socialismo (MAS) di Morales e dell'opposizione di destra.



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