Venerdì 3 aprile FIAT, Powertrain e Targarent hanno aperto la procedura per due settimane di cigo dal 4 al 17 maggio 2009 per 431 lavoratori.
302 lavoratori FIAT in cassa integrazione sia nella prima che nella seconda settimana di maggio, pari al 92% della forza che al 31 marzo era di 329 lavoratori, una diminuzione di cinque unità costituita da impiegati che hanno dato le dimissioni.
Destinati alla cassa integrazione ordinaria anche i tutti i 246 lavoratori degli enti tecnici, 140 operai e 106 impiegati, ovvero in progettazione, sperimentazione, stile e qualità.
Diversamente al commerciale saranno comandati 28 lavoratori su 77 in organico, mentre 49 saranno anch’essi in Cigo, e sempre comandati tre lavoratori al Museo (un operaio e due impiegati).
Per Powertarin Saranno interessati al provvedimento 122 lavoratori, pari al 65 % della forza che al 31 marzo era di 186 lavoratori, sia nella prima che nella seconda settimana, di cui 74 operai, 33 impiegati dell’area tecnica e 15 impiegati delle aree di supporto.
Infine per Targarent saranno interessati alla Cigo sette lavoratori solo nella settimana dall’11 al 17 maggio.
L’azienda ha informato che agli operai del centro stile verrà chiesta la disponibilità a frequentare corsi di formazione a Torino, in regime di trasferta. I corsi si svolgeranno a partire da aprile e dureranno ognuno tre settimane. E’ sottinteso che i lavoratori che frequenteranno i corsi non saranno interessati alla Cigo, che cadrà nelle settimane dei corsi.
Con quelle di maggio, le settimane di Cigo ad Arese saranno 12 sia per Fiat che per Powertrain
In linea generale negli enti centrali il perdurare della cassa integrazione ordinaria è preoccupante perché significa che permane il blocco rispetto ai progetti futuri. Questo aspetto è stato sollevato dai delegati della FLMUniti-CUB anche durante la recente assemblea degli azionisti nella quale è stato richiesto a Marchionne lo sblocco degli investimenti e dei progetti, oltre che la difesa degli stabilimenti e dell’occupazione.
Contrariamente a quanto annunciato nelle settimane scorse dall’azienda, di voler utilizzare quattro giorni di permessi retribuiti (Par) in modo collettivo dal 27 al 30 aprile, il “ponte” è saltato.
L’azienda ha inoltre comunicato che l’utilizzo individuale dei Par non sarà ancora liberalizzato.
A questo punto FLMUniti-CUB richiede da parte di FIAT l’impegno di integrare la cassa integrazione ordinaria all’80% del salario, con Cigo settimanale.
302 lavoratori FIAT in cassa integrazione sia nella prima che nella seconda settimana di maggio, pari al 92% della forza che al 31 marzo era di 329 lavoratori, una diminuzione di cinque unità costituita da impiegati che hanno dato le dimissioni.
Destinati alla cassa integrazione ordinaria anche i tutti i 246 lavoratori degli enti tecnici, 140 operai e 106 impiegati, ovvero in progettazione, sperimentazione, stile e qualità.
Diversamente al commerciale saranno comandati 28 lavoratori su 77 in organico, mentre 49 saranno anch’essi in Cigo, e sempre comandati tre lavoratori al Museo (un operaio e due impiegati).
Per Powertarin Saranno interessati al provvedimento 122 lavoratori, pari al 65 % della forza che al 31 marzo era di 186 lavoratori, sia nella prima che nella seconda settimana, di cui 74 operai, 33 impiegati dell’area tecnica e 15 impiegati delle aree di supporto.
Infine per Targarent saranno interessati alla Cigo sette lavoratori solo nella settimana dall’11 al 17 maggio.
L’azienda ha informato che agli operai del centro stile verrà chiesta la disponibilità a frequentare corsi di formazione a Torino, in regime di trasferta. I corsi si svolgeranno a partire da aprile e dureranno ognuno tre settimane. E’ sottinteso che i lavoratori che frequenteranno i corsi non saranno interessati alla Cigo, che cadrà nelle settimane dei corsi.
Con quelle di maggio, le settimane di Cigo ad Arese saranno 12 sia per Fiat che per Powertrain
In linea generale negli enti centrali il perdurare della cassa integrazione ordinaria è preoccupante perché significa che permane il blocco rispetto ai progetti futuri. Questo aspetto è stato sollevato dai delegati della FLMUniti-CUB anche durante la recente assemblea degli azionisti nella quale è stato richiesto a Marchionne lo sblocco degli investimenti e dei progetti, oltre che la difesa degli stabilimenti e dell’occupazione.
Contrariamente a quanto annunciato nelle settimane scorse dall’azienda, di voler utilizzare quattro giorni di permessi retribuiti (Par) in modo collettivo dal 27 al 30 aprile, il “ponte” è saltato.
L’azienda ha inoltre comunicato che l’utilizzo individuale dei Par non sarà ancora liberalizzato.
A questo punto FLMUniti-CUB richiede da parte di FIAT l’impegno di integrare la cassa integrazione ordinaria all’80% del salario, con Cigo settimanale.
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