Israele rivendica il sanguinoso raid aereo in Sudan
Il sito ufficiale israeliano Ynet ha reso nota la rivendicazione del raid israeliano di gennaio contro un convoglio in Sudan. "L'attacco aereo israeliano in Sudan lo scorso gennaio contro camion carichi d’armi iraniane dirette a Gaza sarebbe stato effettuato una settimana dopo che era pervenuta a Gerusalemme l’informazione di intelligence sulla natura del convoglio, e ha visto in azione decine tra jet da combattimento e aerei senza pilota. Lo hanno detto fonti della difesa israeliana alla rivista americana Time. In un commento apparso sullo stesso sito si legge che "L’equilibrio del terrore instaurato a metà anni novanta con i due grandi attentati in Argentina all’indomani dell’uccisione dell’allora capo di Hezbollah Abbas al-Musawi spinse Israele a concentrare le sue operazioni solo contro il gruppo Hezbollah, e non contro i suoi padrini Siria e Iran. Ma le recenti operazioni attribuite a Israele contro armi iraniane in Sudan e contro obiettivi in territorio siriano costituiscono un forte indizio che quell’equilibrio del terrore è saltato.
La maggioranza degli israeliani scontenta del nuovo governo
Il 54 per cento degli israeliani non è contento del nuovo governo del premier Benjamin Netanyhau, che ha giurato ieri di fronte alla Knesset. Lo rivela un sondaggio realizzato dall'istituto Dialog e pubblicato oggi dal quotidiano Haaretz. L'opinione pubblica israeliana non gradisce in particolare l'elevato numero di ministri del nuovo governo (ben 30), e ritiene che alcuni di essi non siano all'altezza delle sfide che dovranno affrontare. Secondo il sondaggio, in molti ritengono che la presenza di ministri come Avigdor Lieberman, il leader della destra ultrasionista e nuovo capo della diplomazia, o Yuval Steinitz, il nuovo ministro delle Finanze, non agevolerà il lavoro dell'esecutivo. Appena un 25 per cento si dice soddisfatto della nomina di Lieberman come nuovo ministro degli Esteri. La maggior parte degli israeliani ritiene invece che il leader di Yisrael Beiteinu non sia adatto a rappresentare lo Stato di Israele all'estero, così come sono molti coloro che sostengono che Steinitz non abbia sufficiente esperienza per reggere il ministero delle Finanze in una stagione di crisi come questa.
Il Venezuela conferma che non riallaccerà relazioni diplomatiche con Israele
Il presidente del Venezuela Hugo Chavez ha dichiarato lunedì alla tv Al-Jazeera che il suo governo non intende riallacciare le relazioni diplomatiche con Israele, definito come un paese “dalla dirigenza genocida subordinata agli Usa”.
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