mercoledì 8 aprile 2009

PCL: Il principale responsabile dei morti abruzzesi non è il terremoto ma il profitto.

Comunicato di Marco Ferrando
Di fronte alla tragedia abruzzese, il primo dovere è naturalmente l'azione di soccorso e la solidarietà attiva. Ma farsi scudo della solidarietà per rimuovere le responsabilità, è il peggiore cinismo e prepara altri lutti. I fatti d'Abruzzo con edifici pubblici in rovina sono l'ennesima denuncia dell'incuria della prevenzione, degli appalti mangiatoia, di un'edilizia dominata dal profitto: e dunque chiamiamo in causa i Governi di ogni colore, nazionali e locali, degli ultimi 20anni. L'unità nazionale tra Berlusconi e Pd è solo la comune copertura di questa corresponsabilità di lungo corso, in Italia e in Abruzzo.
Le Sinistre non possono stare in silenzio. E' necessario affiancare all'immediata azione di soccorso una comune mobilitazione per un piano di svolta.
Và imposta l'immediata abrogazione del "Piano Casa" del Governo , a favore di un piano nazionale, di ristrutturazione edilizia antisismica: Il vero problema non è l'allargamento delle villette, ma la messa in sicurezza di case, scuole, ospedali, lungo l'intera penisola.
Questo piano nazionale, congiunto alla ricostruzione dell'Aquila, va finanziato con i 6 miliardi previsti per il ponte di Messina, con l'abbattimento dei 30 miliardi di spesa militari, con i 12 miliardi di Tremonti bond destinati oggi alle Banche.
La ricostruzione dell'Aquila e il piano nazionale per la sicurezza debbono avvenire sotto il diretto controllo di comitati popolari, contro ogni logica speculativa e affaristica: a partire dall'esproprio dei costruttori responsabili dell'edilizia di cartapesta.
Il principale responabile dei morti abruzzesi non è il terremoto ma il profitto.
Marco Ferrando - Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)

Nessun commento:

Posta un commento