martedì 7 aprile 2009

Terremoto. Nemmeno quando sono annunciate le emergenze c’è prevenzione!

"Bertolaso ha completamente sottovalutato i segnali di allarme sul terremoto"
Intervista a Domenico Jiritano, sindacalista RdB dei Vigili del Fuoco

"Diciamo che l'attività della natura non si poteva limitare e nemmeno fermare ma un'azione di prevenzione era necessaria" racconta furibondo Antonio Jiritano a nome delle rappresentanze sindacali del pubblico impiego- Coordinamento nazionale dei vigili del fuoco. "La responsabilità è totalmente del sottosegretario Bertolaso. Come al solito ha avuto un atteggiamento saccente, quello del professore di turno, e ha sottovalutato le missive che da almeno due settimana continuavamo a inviare. Noi come Vigili del fuoco sono almeno 15 giorni che riceviamo richieste di informazione per questa attività sismica che prosegue da un paio di settimane. Noi avevamo il sentore che qualche cosa era nell'aria. Si poteva benissimo pensare a un'attività di prevenzione sul territorio. Non dico che bisognava evacuare la popolazione ma almeno portare avanti tutte quelle attività che avrebbero potuto evitare danni maggiori. A noi manca proprio l'attività di prevenzione sul territorio".
Jiritano si lamenta del fatto che dal ministero abbiamo sottovalutato il problema e le richieste provenienti dai vigili del fuoco. "Sono, come dicevo, almeno due settimane che siamo sotto pressione in quelle zone per questo sciame sismico. Oltretutto qualche professionista che aveva avvisato dei pericoli è stato anche denunciato per procurato allarme. Ma noi questa cosa l'avevamo fatta rilevare. Avevamo chiesto di attivare in tavolo propedeutico all'attività di preallarme. Ma non c'è stato nulla da fare: si gestiscono a vista le attività giornaliere ma non si fa prevenzione. Tale è stata la sottovalutazione del problema che il sottosegretario Bertolaso deve dimettersi".
Il rappresentante dei vigili del fuoco rincara la dose. "In questo momento alla protezione civile sono impegnati in altre cose. Hanno voluto dare l'immagine di una Napoli ripulita dalla spazzatura tralasciando quello che è il territorio. Ma sono anni ormai che l'attività di prevenzione della Protezione Civile non c'è. Ormai il loro lavoro è centrato solo sui grandi eventi. Non c'è più l'attività di soccorso in Italia da parte della Protezione Civile. Eppure è in mano al sottosegretario Bertolaso che si occupa di tutt'altro e non di queste cose. Viviamo in un paese a rischio sismico sotto cui si muovono quotidianamente le placche tettoniche. Nonostante tutto questo attività di prevenzione da parte della Protezione Civile non se ne vede. A cosa serve questo sottosegretario se non fa valutazioni immediate?

Il comunicato della RdB/CUB dei Vigili del Fuoco
E' già da tempo che esperti e studiosi annunciano possibili sismi nel centro del paese ed anche i Vigili del Fuoco sono stati, in queste settimane, interessati da richieste e telefonate ai centralini delle sale operative di notizie in merito alle attività sismiche del territorio.

Tutti hanno fatto orecchie da mercante nessuno si è preoccupato di attivare procedure di pre-allerta nelle zone segnalate da possibili sciami sismici.
Alcuni studiosi che avevano avanzato la possibilità di un prossimo terremoto, sono stati pure denunciati per procurato allarme, ora dopo il disastro e la morte di povera gente tutti si interrogano sulle possibili attività che potevano essere messe in campo.
Certamente non si sarebbe fermato il sisma ma indubbiamente tutte quelle attività di prevenzione e procedure di pre-allarme potevano essere utilizzate sulla zona.
Più o meno quello che stà succedendo in queste ora contingenti da tutte le parti d’Italia di Vigili del Fuoco che stanno partendo con tutte le difficoltà del caso, autostrade intasate o impercorribili, ritardi di organizzazione di colonne mobili, ed organici che devono essere reperiti dalle proprie abitazioni perché in questi anni il problema principale dei Governi è stato quello della sicurezza in generale dimenticandosi del soccorso alla popolazione della prevenzione sul territorio e soprattutto che viviamo su una penisola soggetta a movimenti giornalieri.
Ora si ricomincia nuovamente con la sceneggiata dei volontari sul posto per rappresentare l’efficienza dello Stato in attesa che il personale del Corpo Nazionale VV.F. oramai ridotto a mera presenza nei posti di lavoro (sott’organico perenne) si organizzi da tutta Italia e parta per le zone terremotate! Finita la prima emergenza tutto tornerà peggio di prima fino alle prossime morti. Senza un sistema di protezione civile – che si preoccupi concretamente delle emergenze del paese - con dentro la macchina organizzativa dei Vigili del Fuoco il paese dovrà ancora piangere i propri concittadini.
Per il Coordinamento Nazionale RdB CUB VV.F. - Antonio Jiritano

Nessun commento:

Posta un commento