Barack Obama va alla guerra. E sfata il falso mito della discontinuità in politica estera degli Stati Uniti. Dopo aver ottenuto rinforzi dagli alleati, Italia in primis, ha completato l'opera esigendo dalla Camera Usa 83,4 miliardi di dollari extra per la guerra in Iraq e in Afghanistan. Dunque dopo aver attaccato la "logica della guerra" di Bush, chiedendo e promettendo il ritiro delle truppe, ora Obama fa quanto impostogli dai poteri economicamente e politcamente forti made in Usa. La guerra andrà avanti. E la somma servirà a rilanciare la strategia militare in Afghanistan e a stabilizzazione quella in Iraq. Da segnalare come proprio il controllo sui due paesi permetterebbe un maggiore impegno sull'incognita Pakistan, che sta progressivamente sfuggendo al controllo della Casa Bianca.
Il presidente americano ha chiesto al Congresso di autorizzare 83,4 miliardi di dollari per le operazioni militari in Iraq e Afghanistan. "L'obiettivo" (sempre lo stesso): combattere al Qaeda e i talebani
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